Si cerca la Panda rossa dei quattro che hanno sequestrato a Rebibbia e violentato una donna sotto un cavalcavia

Era in attesa del bus col quale ritornare a casa la donna di 43 anni che, reduce da una comparsata in tv, alla fermata di Rebibbia è stata costretta con la forza a salire in auto e, trasportata sotto minaccia sotto un cavalcavia nella zona di Tivoli, è stata  stuprata e malmenata da più persone. Gli agenti del commissariato di Tivoli stanno vagliando le registrazioni delle telecamere lungo il percorso compiuto dalla macchina: si spera che sia stata ripresa la targa della vettura, una panda rossa, lungo il tragitto su via Tiburtina. La polizia ha anche effettuato sopralluoghi sotto il cavalcavia nei pressi di Settecamini, teatro della violenza, alla ricerca di tracce lasciate dal branco. Si cercano quattro uomini, forse bengalesi, secondo quanto raccontato dalla vittima. La procura di Tivoli procede per i reati di sequestro di persona e violenza sessuale.

Il procuratore Francesco Menditto ha affidato le indagini al pm che si occupa delle violenze di genere. Mentre la vittima, che è stata portata in ospedale e dimessa con 10 giorni di prognosi,  è assistita anche da psicologi, come previsto da protocollo.

La donna due notti fa intorno all’una di notte stava aspettando l’autobus su via Tiburtina di fronte alla fermata metro Rebibbia quando – racconta – si è avvicinata una macchina. A bordo due uomini  che hanno iniziato a scambiare qualche battuta con lei. Poi i due, palesemente ubriachi, sono scesi dalla macchina spingendola con la forza all’interno. Dopo aver percorso la Tiburtina in direzione fuori Roma sono arrivati dalle parti di Settecamini e si sono fermati sotto a un cavalcavia, dove ad attenderli c’erano altri due connazionali.

La donna riferisce che costoro le hanno detto: “Se non fai quello che vogliamo ti uccidiamo”, minacciandola con un coltello. La donna sarebbe stata violentata da due uomini mentre gli altri due la tenevano ferma. Poi è stata abbandonata sul posto e lei con il cellulare è riuscita a chiamare la polizia; subito soccorsa, è stata portata in ospedale, dove è stata dimessa con 10 giorni di prognosi. Sul corpo aveva varie ecchimosi. Ora in un centro antiviolenza.

Sull’accaduto la sindaca di Roma Virginia Raggi ha scritto su  Twitter: “Rabbia e sgomento per la violenza subita da una donna a Guidonia. Le esprimo tutta la mia vicinanza, confidando che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia”.

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