Dall’Egitto: “Ottimi contatti sul caso Regeni”. La famiglia: “Quali?”

VerbavolantEgitto e Italia “sono desiderosi di superare la crisi sorta in seguito all’uccisione del ricercatore studente italiano Giulio Regeni”. Lo ha affermato il portavoce del ministero egiziano degli Esteri, Ahmed Abu Zeid, durante un incontro con i giornalisti, parlando di “ottimi contatti esistenti” tra le squadre investigative dei due paesi per le indagini. “Dal punto di vista politico – ha aggiunto – registriamo sia dalla parte italiana che da quella egiziana il comune desiderio di identificare i responsabili per punirli”. Abu Zeid ha infine espresso l’augurio che la questione dell’arrivo del nuovo ambasciatore italiano al Cairo possa “concludersi rapidamente”. A maggio il governo italiano ha nominato Giampaolo Cantini nuovo ambasciatore al Cairo, al posto di Maurizio Massari, che era stato richiamato in Italia proprio in seguito alla vicenda di Regeni.

In un’intervista ai quotidiano del Cairo pubblicata ieri, il presidente  al-Sisi ha parlato di “cooperazione tra gli inquirenti” di Italia ed Egitto, ha espresso solidarietà per la famiglia di Regeni e ha definito “positivi” alcuni recenti commenti del premier Matteo Renzi.

Giulio Regeni 2La famiglia del ricercatore tramite il suo legale ha replicato: “Non capiamo a quali dichiarazioni positive di Renzi faccia riferimento al-Sisi,  nè a quale solidarietà alluda, atteso che ad oggi le indagini sono ancora in una fase di stallo e nessuna risposta concreta ci è stata fornita dalle autorità egiziane”.

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