ACCADDE OGGI 11 agosto

1892. Nasce a Cerignola (Foggia) da una famiglia di braccianti agricoli Giuseppe Di Vittorio, fondatore e primo segretario della Cgil. Si avvicina al mondo sindacale sin dall’adolescenza: all’età di 15 anni è  promotore del Circolo Giovanile socialista del suo paese. Arruolato nella Prima Guerra Mondiale, aderisce al Partito comunista e nel 1925 viene condannato al carcere dal Tribunale Speciale Fascista, ma riesce a fuggire in Francia. Si arruola come volontario antifranchista nella guerra civile spagnola. Rientra in Italia nel 1943, con la caduta del regime ed è tra i fondatori della Cgil. Nel 1946 viene eletto all’Assemblea Costituente. Dal 1944 fino alla morte, avvenuta nel 1957, Giuseppe Di Vittorio  ricopre la carica di segretario generale della Cgil.

1934. Situato sull’isola di Alcatraz, nella baia di san Francisco, il carcere militare viene trasformato in un penitenziario federale di massima sicurezza, leggendario per la rigidità  trattamento dei detenuti. Dei 29 tentativi di evasione uno solo riuscì nel 1937 a una coppia di detenuti. E’ stato chiuso nel 1963.

1953. Muore a Mantova una leggenda dell’automobilismo e del motociclismo, Tazio Nuvolari. “Figlio del vento”, “Campionissimo”, “Asso”, sono soltanto alcuni dei soprannomi che gli sono stati assegnati negli anni. Sette volte campione italiano, conquista 5 primati internazionali di velocità, nel 1935 stabilisce il record dei 330,275 chilometri orari. In  30 anni, tra auto e moto, Nuvolari (che era autista di ambulanze durante la prima guerra mondiale) disputa 353 corse, conquistando 105 vittorie assolute e 77 di classe, e facendo registrare per 100 volte il giro più veloce. A dargli l’ultimo saluto, il giorno dei suoi funerali, oltre 50 mila persone.

2006. Viene approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Risoluzione 1701, che prevede la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, con le truppe israeliane all’attacco delle milizie sciite dei libanesi di Hezbollah. Ma per l’applicazione della risoluzione bisognerà aspettare l’8 settembre, quando la marina militare israeliana si ritira dalle coste del Libano.

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