TRUMP SCATENA LA GUERRA MISSILISTICA CONTRO LA SIRIA. LANCIATI 59 TOMAHAWK SULLA BASE DI SHAYRAT

Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili Tomahawk verso la base aerea siriana di Shayrat con la motivazione (finora non provata) che da lì sia partito l’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. I missili sono stati lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo e hanno provocato 5 morti, di cui tre soldati e due civili. Lo ha detto Talal Barazi, il governatore della provincia di Homs, aggiungendo che altre 7 persone sono rimaste ferite.

Trump, che ha dato l’ordine dell’attacco, ha affermato che il bombardamento americano in Siria è nel “vitale interesse della sicurezza” degli Stati Uniti.  E ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa “per mettere fine al flagello del terrorismo”….con un altro flagello. E’ immaginabile che i terroristi dell’Isis, contro cui comunque Assad combatte da anni, stiano brindando.

La reazione della Russia.  Il Comitato di Difesa della Duma (la Camera) russa afferma che l’attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe  portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente. Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (Parlamento) russo, ha dichiarato che questo bombardamento americano in Siria “può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell’ONU“. Perciò “la Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

“L’attacco americano alla base militare siriana – ha detto Vladinir Putin –  viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”. Di conseguenza il ministero degli Esteri russo ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l’operazione in Siria.

La Nato – dimostrando acquiescenza totale verso il grave comportamento del presidente americano –  “rimanda alle autorità degli Stati Uniti per quanto riguarda” commenti agli attacchi in Siria. Un funzionario dell’Alleanza Atlantica precisa di “poter confermare che il Segretario generale, Jens Stoltenberg, è stato informato dal Segretario alla Difesa americano, James Mattis, prima degli attacchi“. E non ha fatto nulla per fermarli!

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