TEMPI SUPPLEMENTARI/ “Monday Night” con sorpresa: l’Udinese sbanca l’Olimpico e aggrava la crisi della Lazio. Maurizio Sarri presenta le dimissioni a Lotito. Un campionato che a oggi ha di sicuro solo lo scudetto dell’Inter e la retrocessione della Salernitana. Lecce: dopo la follia esonerato D’Aversa, al suo posto Luca Gotti

di FABIO CAMILLACCI/ La 28° giornata di Serie A si chiude con il clamoroso tonfo interno della Lazio contro l’Udinese: 2-1 per i friulani e adesso per i biancocelesti di Maurizio Sarri è crisi nera (nella foto: la disperazione di Romagnoli). L’Olimpico fischia, rabbia Immobile al momento della sostituzione, nervi tesi in casa Lotito. I 3 gol arrivano nella ripresa e fanno tutto gli ospiti: apre le marcature Lucca, poi l’autogol di Giannetti rimette in carreggiata i padroni di casa, prima del colpo vincente firmato Zarraga. Accade tutto tra il 47′ e il 51′. Cammino da retrocessione per la Lazio nelle ultime 5 partite: quarta sconfitta e terza consecutiva, che peraltro segue il tris subito a Monaco contro il Bayern in Champions. Per l’Udinese invece tre punti preziosissimi in chiave lotta salvezza.

Il punto sul campionato. A 10 giornate dal termine, ci sono solo due certezze che attendono la ratifica dell’aritmetica: l’Inter campione d’Italia per la 20° volta nella sua storia, lo scudetto della seconda stella, e la Salernitana condannata al ritorno in B. Grazie alla vittoria di Bologna, la compagine nerazzurra porta a 16 i punti di vantaggio sulla seconda in classifica: che adesso è il Milan. Il Diavolo, infatti, con lo striminzito successo di San Siro contro l’Empoli, sorpassa la Juventus prendendosi momentaneamente la piazza d’onore. Prosegue il momento nero della Vecchia Signora fermata tra le mura amiche dall’Atalanta. In coda, invece, i campani sconfitti a Cagliari, precipitano a -11 dalla salvezza. Per il resto, tutto da decidere. Classifica marcatori sempre dominata da Lautaro con 23 gol davanti a Vlahovic (15 reti), Dybala e Giroud (entrambi a quota 12 centri).

Si accende ulteriormente la corsa per l’Europa. La caduta del sorprendente Bologna consente alle inseguitrici di rosicchiare punti al club sempre quarto in classifica. Ma, di fatto, le altre rosicchiano poco ai felsinei: Fiorentina e Roma si dividono la posta, il Napoli non va oltre il pareggio al Maradona contro il Torino, la Dea, come detto, pareggia in casa della Juve, mentre la Lazio crolla con l’Udinese. Pertanto, adesso la lotta recita: Bologna 51 punti, Roma 48, Atalanta 47, Napoli 44, Fiorentina 43, Lazio 40 punti. A questo punto della stagione, Monza (39 punti) e Torino (38) possono aspirare al massimo a un posto in Conference League. E sarebbe un grandissimo risultato per brianzoli e granata.

Lotta salvezza apertissima. Con il Genoa nel limbo a quota 33, tra i 27 punti dell’Udinese al 13esimo posto e i 23 del Sassuolo penultimo, ci sono ben 7 squadre racchiuse in 4 punti. A oggi, a parte quelle dei friulani, sono in rialzo le azioni di Verona (26 punti) e Cagliari (26); stabili quelle dell’Empoli (25 punti), in caduta libera quelle di Lecce (25) e Frosinone (24). Salentini peraltro alle prese con il “caso D’Aversa”: allenatore esonerato dopo la testata rifilata al francese del Verona Henry. Al suo posto Luca Gotti. Nel frattempo, a proposito di tecnici, l’arrivo di Ballardini ha risollevato le sorti del Sassuolo, squadra neroverde in ripresa nonostante il grave infortunio della sua stella Berardi.

La classifica a 10 turni dal termine

Inter 75
Milan 59
Juventus 58
Bologna 51
Roma 48
Atalanta 47
Napoli 44
Fiorentina 43
Lazio 40
Monza 39
Torino 38
Genoa 33
Udinese 27
Verona 26
Cagliari 26
Lecce 25
Empoli 25
Frosinone 24
Sassuolo 23
Salernitana 14

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