TEMPI SUPPLEMENTARI/ La Roma schianta l’Inter a San Siro, tiene il passo della Juve e stacca il Napoli. Spalletti, un’altra lezione di calcio a Pioli. Lazio e Milan vincono tra le polemiche

di FABIO CAMILLACCI/ La Roma demolisce l’Inter, 3-1 al Meazza, stacca il Napoli (ora a -5), si riavvicina alla Juve (+7) e avvisa la Lazio (mercoledì la semifinale d’andata di Coppa Italia). Ma soprattutto Spalletti umilia Pioli. Da allenatore giallorosso lo ha battuto 4 volte su 4 e in 2 occasioni lo ha fatto esonerare, 10 anni fa dal Parma e l’anno scorso dalla Lazio. Adesso lo allontana dal podio per la prossima Champions. Il 3 a 1 è la sintesi della lezione subita dal tecnico nerazzurro, presuntuoso a schierare solo 2 difensori, Murillo e D’Ambrosio, contro l’attacco che semina gol, in questa stagione, in Italia e in Europa: 84 reti, dopo il tris di San Siro. Stasera, ancora una voltra strepitoso Nainggolan autore di una doppietta. L’Inter contesta Tagliavento: il rigore del 3-1 giallorosso c’è ma sul 2-0 Roma il fischietto di Terni non vede un rigore per l’Inter. Episodi che non macchiano la prova di forza e di classe della squadra di Spalletti, di gran lunga superiore a quella nerazzurra.

Atalanta da Champions. Negli anticipi del sabato spicca il 2-0 con cui l’Atalanta di Gasperini espugna Napoli. Ora Bergamo sogna addirittura il terzo posto lontano soltanto 3 punti. Al San Paolo decide una doppietta di un difensore: Mattia Caldara, 22enne già prenotato dalla Juventus nel recente mercato invernale. Indosserà la maglia bianconera dal 2018. Il giocattolo del Gasp ormai non è più una sopresa ma una splendida realtà del nostro campionato.

Veleni arbitrali a Reggio Emilia e Roma: un rigore inesistente lancia la Lazio. Il Milan vince in casa del Sassuolo tra le polemiche confezionando il regalo d’addio a Berlusconi dopo 31 anni di una gestione indimenticabile e tiene viva la sua corsa europea. Massimo risultato col minimo sforzo per la Lazio che si prepara al derby di Coppa Italia regolando l’Udinese con un rigore di Immobile. Prosegue il periodo fortunato di Simone Inzaghi, generale bravo e fortunato. Un penalty letteralmente inventato dall’arbitro addizionale di porta che quindi spinge all’errore l’arbitro Pairetto. Ennesimo caso di un addizionale che invece di aiutare il direttore di gara lo fa sbagliare. Ripetiamo un vecchio interrogativo, ma a cosa servono questi addizionali? La risposta è sempre la stessa: a fare più danni che altro. Si infiamma quindi la corsa per l’Europa mentre il pari del Palermo e le sconfitte di Crotone e Pescara sembrano chiudere ogni speranza di salvezza per le ultime tre.

Genoa, un pari provvidenziale per frenare la contestazione degli ultrà. Mandorlini trova un punto all’esordio coi rossoblù acciuffando nel recupero un Bologna ridotto in dieci. Gli ultras della curva nord hanno continuato la loro contestazione, disertando gli spalti e restando all’esterno del Ferraris a protestare per il pessimo campionato genoano. Emozioni e polemiche, come detto, al Maipei stadium: il Sassuolo vuole un rigore su Berardi e lo ottiene subito dopo su Duncan, ma Berardi si fa ipnotizzare dal neo-maggiorenne Donnarumma e calcia fuori. Poi Bertolacci viene steso da Aquilani e Bacca trasforma il rigore scivolando e colpendo il pallone con entrambi i piedi e una traiettoria che inganna Consigli. Proteste furibonde, ma invano, del Sassuolo. A norma di regolamento, l’arbitro Calvarese avrebbe dovuto annullare la rete, ammonire Bacca e far ripartire il gioco con un calcio di punizione in favore del Sassuolo. Calvarese non sbaglia invece ad annullare un gol di testa di Bacca in fuorigioco. Il Sassuolo avrebbe tempo per recuperare ma si innervosisce e attacca con poca lucidità. La difesa milanista contiene e nel finale gli ospiti sfiorano il raddoppio con Zapata. Completerà il quadro del 26° turno, il “Monday Night” Fiorentina-Torino, altra gara platonica di questa strana Serie A 2016-17 viva soltanto grazie alla corsa all’Europa. Il resto è già tutto deciso.

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