Tedeschi alle urne oggi fino alle ore 18 per decidere chi succederà ad Angela Merkel: Scholz o Laschet? Ma la Cancelliera impiegherà del tempo prima di lasciare il posto di comando

Angela Merkel (Foto AFP di Tobias Schwarz)

Seggi aperti oggi in Germania fino alle ore 18 per le elezioni legislative che segneranno il dopo Merkel: dalle urne uscirà il nome del successore della cancelliera rimasta al potere per 16 anni, una sfida all’ultimo voto fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin Laschet della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e termineranno alle 18. Seguirà lo spoglio delle schede, che pare debba assegnare il successo ad uno dei due candidati per un pugno di voti.

“Dite alle persone che incontrate: ‘ne va del tuo futuro, ne va dei tuoi bambini, ne va dei tuoi genitori. E solo ogni quattro anni si ha la possibilità di decidere chi lavorerà a tutto questo’. Perciò io dico: due voti per la Cdu“.

Laschet dal canto suo ha messo al centro dell’intervento il suo impegno europeo: “Bisogna tenere insieme il sud e il nord dell’Europa”, ha affermato, “ma anche l’est e l’ovest. Non si potrà tenere unita l’Ue senza la Polonia, senza i Paesi centrorientali, e senza l’Ungheria”. E un governo rosso-rosso-verde “questo potrebbe farlo?. La Linke ha sempre votato contro”, ha esclamato, ogni volta che c’era da promuovere un passo in avanti nell’integrazione.

A Potsdam Olaf Scholz ha ribadito di preferire una coalizione con i Verdi. E nel corso di un’intervista è tornato anche sui buoni rapporti con Christian Lindner, il leader dei liberali che sta corteggiando da diverse settimane in vista di un futuro negoziato, sebbene quest’ultimo sia più incline ad una coalizione ‘giamaica’ con Cdu-Csu ed ecologisti.

L’attuale vicecancelliere ha inoltre replicato all’affermazione del vicepresidente dell’Spd, Kevin Kuhnert, secondo il quale servirà una consultazione nel partito per approvare la futura alleanza di governo: “La questione andrà affrontata successivamente”, ha tagliato corto Scholz. Non lontano da lui, Annalena Baerbock, ormai a quanto pare fuori dai giochi per la successione a Merkel, ha esortato: “Non scegliete il cancelliere per il clima sbagliato”.

Ormai lontani dal sogno della cancelleria – salvo improbabili rimonte dell’ultima ora – gli ecologisti avranno comunque un peso decisivo nei prossimi mesi e ci si può attendere anche un braccio di ferro coi liberali. “Tutti vedono nell’Fdp l’ago della bilancia delle prossime consultazioni – ha osservato il notista politico Heiner Bremer – ma molto dipenderà anche dai Verdi”.

La sfida insomma resterà appassionante anche dopo la chiusura delle urne.

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