Sciopero generale nella Catalogna e cortei a Barcellona e in altre città per protesta contro le condanne dei leader separatisti. Annullata la classica calcistica Barcellona-Real Madrid

Manifestanti davanti alla Sagrada Familia (foto Ansa/Ap di Bernat Armangue) 

In Catalogna oggi giornata di sciopero generale indetta dagli indipendentisti dopo la sentenza di condanna dei leader separatisti. La Sagrada Familia ha annunciato la sospensione di tutte le visite per via dello sciopero generale e dei cortei in corso a Barcellona per tutta la giornata. La prima delle cinque ‘Marce per la libertà’ che sono partite da diverse zone della Catalogna è arrivata in città dopo aver camminato per tre giorni da Vic e Berga. Gli altri cortei provenivano Girona, Tarragona e Castelldefels.

E all’aeroporto della città sono stati cancellati 46 voli. Nella notte ci sono stati nuovi violenti scontri in tutta la regione. ‘Questa settimana abbiamo assistito a episodi di violenza da parte di gruppi minoritari ma ben organizzati. Le loro azioni non resteranno impunite“, ha detto il ministro degli Interni spagnolo Fernando Grande-Marlaska in una conferenza stampa sugli scontri degli ultimi giorni.

Corteo davanti allo stadio di Barcellona (foto Ansa/Ap di Joan Mateu) 

E ormai è ufficiale, il ‘classico’ Barcellona-Real Madrid è stato rinviato. La partita non si giocherà il prossimo 26 ottobre. La federcalcio spagnola, dopo la riunione del comitato delle competizioni, ha ufficializzato il rinvio per ragioni di sicurezza alla luce degli scontri di questi giorni nella città catalana. I due club dovranno trovare un accordo per fissare la nuova data entro lunedì prossimo. Se non riusciranno a farlo sarà la stessa Rfef a determinare il giorno in cui si giocherà il match.

Carles Puigdemont (foto EPA di Olivier Hoslet) 

Intanto in Belgio, dove vive da esule ormai dallo scorso anno, l’ex presidente della Catlogna Carles Puigdemont è stato rilasciato dall’autorità giudiziaria, alla quale se era di nuovo presentato spontaneamente. “Sono stato rilasciato senza cauzione, resto a disposizione della giustizia belga. Non lascerò il Paese“, ha detto ai media. Lunedì un giudice spagnolo aveva emmesso un nuovo mandato di arresto internazionale per Puigdemont con l’accusa di sedizione e appropriazione indebita per la fallita secessione catalana dell’ottobre 2017.

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