YAMAHA IN CRISI/ Verso il Gran Premio di Catalogna, Valentino Rossi pessimista: “Sarà dura entrare tra i primi dieci in qualifica”. Il team director Meregalli: “Stiamo lavorando per risolvere i problemi”

di FABIO CAMILLACCI/ Pausa finita: i centauri del Motomondiale tornano in pista. Tutto pronto per il weekend del Gran Premio della Catalogna. La gara è in programma alle ore 14 di domenica 16 giugno. Come di consueto, il giovedi precedente la corsa è stato dedicato alle conferenze stampa dei piloti. Nella classe MotoGP, riflettori puntati sul difficile momento di Valentino Rossi. Il circuito catalano è uno dei preferiti del Dottore, il quale però arriva a questo appuntamento alle prese con una serie di problemi legati alla sua Yamaha. Il Gran Premio d’Italia andato in scena al Mugello domenica 2 giugno è stato forse il punto più basso raggiunto dalla Casa di Iwata.

Le parole di Rossi. Il “Folletto di Tavullia” sul circuito del Montmeló punta comunque al riscatto: “Questa è da sempre una delle mie piste che più mi piace, all’inizio della mia carriera era la mia preferita. Ho vinto tante volte anche nel 2016, è uno dei Gran Premi più belli per me”. Valentino è determinato ad affrontare al meglio questo fine settimana per risolvere i problemi e tornare competitivo sul tracciato catalano: “Arriviamo in un momento difficile, dobbiamo stare concentrati e dare il massimo fin dalle prime sessioni. Sarà molto importante stare nei primi dieci anche se sarà complicato dopo le nostre ultime performance. Dobbiamo fare dei time attack migliori per accedere al Q2. Soffriamo in rettilineo e qui ce n’è uno piuttosto lungo”.

Parola alla Yamaha. E’ stato il team director Massimo Meregalli a spiegare quali saranno i cambiamenti in vista dei prossimi test per risolvere i problemi della M1: “Non è un momento facile, specialmente dopo il Mugello. Qui a Barcellona lavoreremo per le prove post Gran Premio e ci stiamo preparando anche per i test di Brno per trovare delle soluzioni per le prossime gare. Non ci saranno grosse novità, ma punteremo a perfezionare elettronica e meccanica per l’erogazione del motore e avremo uno scarico nuovo”. L’auspicio è che la Yamaha riesca a risolvere presto tutti questi problemi per far tornare competitivo il Dottore. Il numero 46 del motociclismo a oltre 40 anni merita una M1 all’altezza di Ducati e Honda per provare a coronare il grande sogno: vincere finalmente il suo decimo titolo iridato.

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