ROMA, UCCISO UN 14ENNE/ Forse un regolamento di conti per droga dietro l’omicidio del ragazzo romeno che era in compagnia del patrigno. Lo zio della vittima: “E’ stato un agguato”

di SERGIO TRASATTI/ Dramma alle porte di Roma. Un ragazzo romeno di 14 anni, Ivan Alexandru, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel parcheggio della fermata metro Pantano a Monte Compatri. Sul posto sono intervenuti il 118 e i carabinieri, ma per il minore che era in compagnia del patrigno, non c’è stato niente da fare. Si è trattato di una lite tra due gruppi di giovani sfociata in tragedia. Gli spari sono partiti da un’auto in corsa.

I fatti. Sarebbero stati almeno due i colpi esplosi che hanno provocato la morte del giovane. Secondo gli investigatori, sembra che i due gruppi rivali si siano prima incontrati in un bar in zona Borghesiana, sempre alla periferia della Capitale, e poi si sarebbero incontrati nuovamente nel piazzale della metro Pantano, dove è maturata la tragedia. Ora solo al vaglio degli inquirenti eventuali registrazioni delle telecamere di videosorveglianza. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Frascati.

Il dramma. Ivan Alexandru, come detto, era insieme al compagno della madre; il suo gruppo, formato da 5-6 romeni, fuori dal bar ha avuto un litigio con un altro gruppo di connazionali, probabilmente nomadi. Subito dopo sono volati schiaffi e spintoni. Successivamente, quando si sono spostati nel piazzale della metropolitana, è sopraggiunta un’auto da cui sono partiti i colpi che hanno ucciso il 14enne. La macchina si è allontanata subito.

La testimonianza dello zio della vittima. Lo zio di Ivan Alexandru ha dichiarato: “E’ stata una trappola. Sono passati con la macchina e hanno sparato all’impazzata. L’obiettivo era spaventare, era solo un avvertimento ma è finito in tragedia”. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte delle forze dell’ordine per chiarire esattamente la dinamica dei fatti.

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