Rave game over. Nel viterbese fine del raduno: identificate 3.000 persone, investigatori al lavoro ma il rischio bomba Covid è alto

di MARIO MEDORI/ Game over. Dopo 6 giorni di polemiche e scambi di accuse, è arrivato al termine il rave nel Viterbese. Lentamente, sono stati molti i mezzi che hanno lasciato la zona. Le ultime persone rimaste, circa 250, se ne sono andate nel corso della mattinata di giovedi 19 agosto. Il sindaco del paese di Valentano Stefano Bigiotti ha fatto sapere: “L’area è stata liberata. Non c’è più nessuno all’interno”.

Le parole del sindaco. Il primo cittadino di Valentano, Bigiotti, ha aggiunto: “Non posso che esprimere soddisfazione. Il ministro dell’Interno Lamorgese, che mercoledì pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l’impegno preso di liberare l’area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati sul terreno”.

La fine dei balli. Dalla questura di Viterbo hanno spiegato che nelle prime ore del mattino, le forze dell’ordine si sono avvicinate al sito del raduno verificando una ridotta presenza: le persone rimaste erano quindi state identificate ed invitate ad allontanarsi. La precisazione delle forze dell’ordine: “La pressante attività di mediazione in corso fin dall’inizio dell’evento, unita ad un monitoraggio incessante delle zone di accesso al sito ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti all’iniziativa”.

Due giovani partecipanti al rave party sono stati ricoverati in stato di agitazione negli ospedali di Pitigliano e di Grosseto. Stando a quanto emerso, i medici stanno cercando di capire la causa clinica delle patologie, anche risalendo, se possibile, a definire l’eventuale ingestione di sostanze alteranti. I due pazienti sono sotto osservazione. A Pitigliano è stata anche ricoverata una giovane per ubriachezza ma poi è stata dimessa in poche ore.

I provvedimenti. Le forze dell’ordine hanno sequestrato a carico di due cittadini olandesi un furgone con rimorchio contenente materiale acustico e gruppi elettrogeni. Un secondo furgone è stato sequestrato a due italiani bloccati dopo aver tentato di forzare il posto di controllo a uno dei varchi di uscita dell’area. I controlli hanno finora consentito di identificare oltre 3mila soggetti e più di 1.000 automezzi. In corso anche una intensa attività investigativa volta ad accertare la commissione di reati nel corso dell’evento. Ma il rischio bomba biologica in tema di Covid resta.

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