Maria Grazia Cucinotta: «Sono stata quasi due mesi e mezzo in Cina e ho scoperto come è diventata covid-free»

Maria Grazia Cucinotta, intervistata per Rai Radio 2 da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio per la rubrica “I Lunatici” (che va in onda dalla mezzanotte e trenta alle due) ha raccontato, tra l’altro, la sua recente esperienza di due mesi in Cina. Interessante riprodurne la descrizione:
«Come sto? Bene, sono appena ritornata dalla Cina dopo quasi due mesi e mezzo. Felice di essere tornata a casa, speriamo questo sia l’ultimo momento di sacrifici e che poi si torni a respirare un po’ tutti. In Cina è tutto finito. All’inizio stentavo a crederci. E’ anche vero che quando sono arrivata mi sono fatta 21 giorni di quarantena, ma non a casa, ti prelevano dall’aereo, ti disinfettano, disinfettano i tuoi bagagli, poi vieni rinchiusa in una camera di un albergo covid in cui ti portano da mangiare tre volte al giorno, ti prendono la temperatura due volte al giorno, ti fanno i tamponi una volta a settimana e alla terza settimana ti rilasciano un codice sul telefonino con il quale poi puoi andare in giro. Sono molto severi nei controlli, ma il tracciamento che fanno rende poi le persone libere di andare in giro.
Io ho girato tutta la Cina, è veramente covid free. Sono stati bravi. Se noi italiani ne usciremo migliori? Non lo so. Sicuramente un po’ distrutti. Il cinema, l’arte, tutto quello che è a contatto con il pubblico, ha sofferto e continua a soffrire. Non credo che la sofferenza porti a un miglioramento, ti porta a dover ripartire da zero quando avevi costruito un qualcosa che comunque andava. Non so se la sofferenza migliori le persone. Forse le porta ad apprezzare di più la vita. Ci siamo resi conto di essere tutti molto vulnerabili. Riapprezzeremo la possibilità di andare al cinema, a cena, a teatro. O anche semplicemente di abbracciarci».

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