Lo stress dei genitori e il bambino dimenticato nell’auto: idee per evitarlo

Una bambina di un anno ieri è rimasta chiusa nell’auto in un parcheggio della metropolitana a Milano perché la mamma, nella fretta di prendere la metro, si è dimenticata di avere a bordo la figlia. Il caldo e la mancanza d’aria avrebbe potuto ucciderla se un passante non si fosse accorto dell’accaduto e non avesse chiamato la polizia: un agente ha infranto il vetro del finestrino e ha portato il salvo la piccola. La mamma, alla notizia, è svenuta ed ha avuto bisogno delle cure dell’ospedale.

Purtroppo non è la prima volta che accadono episodi del genere. Quello di ieri si è risolto bene, per fortuna. La causa? Lo stress, il più delle volte. Ma che cosa si può fare per prevenire queste disgrazie? Forse – sostiene Giovanni D’Agata di “Sportello dei diritti” –  le case automobilistiche e i produttori di seggiolini per bambini possono provvedere cin degli accorgimenti tecnologici che addirittura, con una modifica al Codice della Strada, potrebbero diventare obbligatori come gli allarmi per le cinture di sicurezza. Nel frattempo si può consigliare ai genitori di bambini piccoli di adottare un accorgimento empirico che qualcuno ha escogitato: collegare con un elastico un indumento del guidatore al seggiolino posteriore del bambino, in modo da creare un blando avvertimento: quanto basta per ricordarsi che a bordo dell’auto…c’è qualcun altro.

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