L’AMARO CALICE/ Napoli, ciao Champions: i partenopei retrocedono in Europa League. Lo Shakhtar condanna Sarri

di FABIO CAMILLACCI/ Il Napoli saluta la Champions League. Era prevedibile, perchè il passaggio del turno non dipendeva soltanto dai partenopei chiamati a vincere a Rotterdam e allo stesso tempo sperare in una vittoria del Manchester City (già qualificato e sicuro del primo posto) in casa degli ucraini dello Shakhtar Donetsk. Un doppio 2-1 emette il verdetto finale del girone: Shakhtar vittorioso e qualificato, azzurri sconfitti dal Feyenoord e costretti a bere l’amaro calice. Allo stadio De Kuip, il successo degli olandesi lo firma il difensore St. Juste al 92′. E dire che il Napoli era passato in vantaggio dopo soli 2 minuti col polacco Zielinski, subendo poi il pareggio alla mezzora del primo tempo. Ma la partita vera è durata molto meno di novanta minuti; alla luce del risultato che stava maturando in Ucraina.

La gara del Napoli condizionata da quella dello Shakhtar. Dopo il vantaggio lampo, sembra tutto facilissimo a Rotterdam per la squadra di Sarri: una partita sul velluto anche se a Kharkhiv il risultato non si sblocca. Ma la speranza napoletana di volare agli ottavi dura pochissimo e comincia a spegnersi quando arriva la notizia della prima rete segnata dallo Shakhtar ai “Citizens” andati in Ucraina in vacanza e con la testa al derby d’alta classifica in programma nel weekend contro lo United. Certo, c’era ancora tutto il tempo per il Napoli per giocare, segnare ancora, augurarsi la rimonta del City. E invece la compagine azzurra si è sciolta come neve al sole: lo testimonia il pareggio del modesto Feyenoord. La notizia del secondo gol dello Shakhtar annichilisce del tutto la squadra di Sarri.

Orgoglio partenopeo. I 1300 tifosi del Napoli, con molta buona volontà, alla fine del primo tempo si sono messi a cantare: “Vogliamo undici leoni”. Hanno provato così a scuotere la loro squadra, ma la spina ormai era stata staccata. E quando inizia il secondo tempo tutto sembra già deciso. E così finisce in gloria per gli olandesi con il Feyenoord capace di segnare nei minuti di recupero e vincere a sorpresa il match: primi e unici tre punti per i padroni di casa in questo raggruppamento. I tifosi “orange” festeggiano accendendo fumogeni rossi e cantano l’inno del Liverpool “You’ll Never Walk Alone” per una vittoria platonica ma pur sempre prestigiosa. Alla luce di questo, la classifica finale del gruppo F è questa: Manchester City 15 punti, Shakhtar 12, Napoli 6, Feyenoord 3.

Tutte le qualificate agli ottavi. Passano come prime: Roma, Manchester United, Barcellona, Tottenham, Paris Saint Germain, Liverpool, Manchester City e Besiktas. Queste invece le seconde: Juventus, Real Madrid (fa effetto vedere relegate in seconda fascia le finaliste dell’anno scorso, con gli spagnoli poi trionfatori), Porto, Shakhtar, Siviglia, Chelsea e Bayern Monaco. Lunedi prossimo 11 dicembre ci sarà il sorteggio. Insidie Real e Bayern per la Roma. Mentre per la Juventus, tolto il Barcellona che i bianconeri non possono pescare perchè erano entrambe nello stesso girone (così come la Roma non può ritrovare il Chelsea), solo il Besiktas appare avversario abbordabile; anche se la Juventus può giocarsela con tutte. Peccato non vedere il Napoli nell’urna, ma, i partenopei, come scriviamo da tempo, non hanno una rosa adeguata per combattere e correre a cento all’ora su due fronti logoranti come campionato e Champions. Non basta il tanto sbandierato bel gioco del “ragionier” Maurizio Sarri. Nel calcio è più facile giocare bene che vincere.

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