LA GRANDE BELLEZZA/ Tutti in piedi per Re Cristiano: il capolavoro di Ronaldo lancia il Real Madrid in casa della Juventus. Crollo Champions per i bianconeri

di FABIO CAMILLACCI/ Torino, Allianz Stadium: minuto 19 della ripresa di Juventus-Real Madrid, andata dei quarti di finale di Champions League; Galacticos in vantaggio per 1-0, gol del solito CR7. A un certo punto però il tempo si ferma, si fermano in gola i cuori di tutti gli appassionati di calcio. Cristiano Ronaldo, sempre lui, vola in cielo come un campionissimo del salto in alto e sforbicia per una delle reti più belle della storia del calcio. Una rovesciata, una bicicletta, una sforbiciata, chiamatela come volete, da antologia. Chapeau, senza parole. Solo applausi. Applaude anche lo sportivissimo pubblico di fede bianconera. Tutti in piedi per CR7, il Pallone d’oro. Difficile aggiungere qualcosa a una carriera come quella di Re Cristiano, ma è molto probabile che il fenomeno portoghese trovi un posto speciale tra le sue perle al meraviglioso e incredibile gesto tecnico di stasera. Una perla sganciata da quote siderali. 

Una vera e propria mazzata per la Vecchia Signora. La Juventus, subito dopo il capolavoro di Ronaldo, perde anche Dybala per doppia ammonizione e incassa un severissimo 3-0 che di fatto chiude una serata nerissima. Da Cardiff a Torino: 10 mesi dopo il prodotto non cambia. Il super Real come nella finalissima di giugno rifila tre gol di scarto a Madama. Dal 4-1 “merengues” in terra di Galles, al 3-0 madridista di oggi. E’ una rarità vedere la Juve soccombere per 0-3 in casa, ma, contro questo Real Madrid c’è poco fare. Una squadra piena di campioni e personalità. Campioni che in Champions si trasformano e danno sempre tutto, su ogni pallone fino alla fine. Dna da Coppa Campioni per i più vincenti di sempre. Mostruosi, stellari. Non ci sono più aggettivi.

Gli errori dei bianconeri. Si era detto alla vigilia: per fare l’impresa contro i più forti serve solidità difensiva, concretezza sotto porta e un po’ di buona sorte. La Juve non ha avuto nulla di tutto questo. Persino quel “quadro di Picasso” di secondo gol con CR7 che sale in cielo, nasce da una precedente bruttezza di Chiellini, una strana incomprensione con Buffon. E se il terzo sigillo firmato Marcelo arriva a partita finita, il primo, con cui la Juve si complica la vita dopo soli 3’, è un inedito per una squadra che difende così bene di sistema. Le colpe di De Sciglio, Barzagli e Chiellini vengono smascherate dalla classe immensa di Isco e dal movimento da perfetto centravanti di Ronaldo. La squadra di Allegri ha avuto le occasioni per pareggiare e avrebbe meritato l’1-1; ma la bravura di Navas su Higuain a botta sicura da due passi, un po’ di sfortuna in un paio di mischie e una punizione di Dybala sporcata e fuori di pochi centimetri, hanno fatto capire che non era serata.

Signora fino al gioiello di CR7. Per un pezzo di gara, Juve alla pari del Real. Nonostante le assenze di Pjanic e Benatia, la Juve ha retto il confronto fino alla magia di Ronaldo seguita dal cartellino rosso per Dybala. Prima della svolta del match, ogni volta che è riuscita a portare palla nell’area del Madrid, la Juventus ha dato la sensazione di poter essere pericolosa. Il Real ha fatto la differenza nella facilità di creare gioco e pericoli, con il talentuoso Isco in serata di grazia da trequartista accarezza-palloni, Modric in versione genio e padrone del centrocampo e Kroos capace di far sembrare semplici anche le cose più difficili. Due-tre passaggi, parte la corrida e il Real ti fa male. A tutto questo aggiungete le differenze nel leggere i momenti della partita, le malizie da grande squadra che ti fanno stare a terra a guadagnare secondi quando c’è burrasca. E’ un Real meraviglioso, ai limiti della perfezione sotto tutti i punti di vista ma la Juventus deve rialzarsi subito perchè c’è sempre una gara di ritorno da giocare al Bernabeu e soprattutto ci sono un altro scudetto e un’altra Coppa Italia da conquistare.

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