Traffico di influenze. E’ questa l’ipotesi di reato per la quale risulta indagato a Firenze l’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open, la fondazione-cassaforte per le iniziative di Matteo Renzi, tra cui la Leopolda. Lo studio di Bianchi a Firenze, da quanto si è appreso, è stato anche perquisito ieri alla presenza del procuratore aggiunto del capoluogo toscano Luca Turco, il magistrato titolare dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza. Massimo riserbo sulle indagini da parte degli inquirenti. Ha invece confermato che c’è un’inchiesta in corso il legale di Bianchi, l’avvocato Nino D’Avirro. “L’avvocato Alberto Bianchi è indagato per una ipotesi di reato fumosa qual è il traffico di influenze per prestazioni professionali a mio avviso perfettamente legittime”, ha spiegato. D’Avirro ha anche detto che Bianchi “ha messo a disposizione degli inquirenti la documentazione richiesta nella convinzione di poter chiarire al più presto questa vicenda che – precisa il legale – lo sta profondamente amareggiando”. (Ansa)
Articoli correlati
L’ex magistrato Antonio Ingroia indagato per i rimborsi spese di Sicilia Servizi
L’ex pm Antonio Ingroia è indagato per peculato dalla Procura di Palermo. L’ex magistrato, ora amministratore della società regionale Sicilia e servizi, è stato interrogato questa mattina. Secondo l’accusa avrebbe percepito, indebitamente, una serie di rimborsi per trasferte nella attività di amministratore della società regionale nonché l’indennità di risultato che Ingroia […]
Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi si trova indagato per omicidio colposo alla vigilia delle elezioni per il sisma del 2016 e… quello del 2009
Quello di sindaco – lo abbiano scritto ancora recentemente – è diventato in Italia il “mestiere” più rischioso, soprattutto per chi lo esercita con onestà e dedizione. Oggi è toccato al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi (nella foto accanto al presidente della Regione, Zingaretti e al presidente della Repubblica Mattarella), […]
ORA DI PUNTA/ Gianni stai sereno? Oppure…
di ENNIO SIMEONE – La “Leopolda” fiorentina si è chiusa come si era aperta: con un comizio di Renzi prima e con un altro comizio di Renzi dopo. Più dovizioso di slogan il primo, più aspramente aggressivo (con i dissidenti del suo partito) il secondo. Nell’intervallo hanno parlato in tanti, ai “tavoli del […]
Commenta per primo