“ICI, C’EST PARIS!”/ Paris Saint Germain sul tetto d’Europa. Monaco di Baviera: nella finalissima di Champions League, la squadra di Luis Enrique umilia l’Inter per 5-0 e trionfa per la prima volta nella sua storia. Brilla la stella del 19enne francese Doué

di FABIO CAMILLACCI/ Inter, come in un incubo. Finisce nel peggiore dei modi per i nerazzurri la finalissima di Champions League andata in scena all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il Paris Saint Germain umilia la squadra di Simone Inzaghi con un clamoroso 5-0. Cose mai viste in una finale di Coppa Campioni; peggio di Milan-Steaua Bucarest 4-0 del 1989. Il 19enne francese Désiré Doué è in versione Lamine Yamal e uccide fin da subito il match. Prima Champions nella sua storia per il PSG che Luis Enrique ha finalmente trasformato in una squadra. Non è più una collezione di figurine. E il “Triplete” alla francese è realtà: Ligue 1, Coppa di Lega e questo trionfo. Per Lucho, peraltro, è il secondo “Triplete” in carriera dopo quello centrato nel 2015 alla guida del Barcellona. Eguagliato Pep Guardiola. Chapeau.

Inter letteralmente travolta fin dall’inizio, transalpini sul 2-0 dopo soli 20 minuti. Vantaggio dell’ex Hakimi al 12′, raddoppio del ragazzino terribile Doué al 20′. Lautaro e compagni non sono mai stati in partita. Davvero pessimo l’approccio a una gara così importante. Per la “Beneamata” è senza dubbio la peggior partita dell’anno e forse della sua storia in un appuntamento del genere. E così ad Appiano Gentile si passa in poco tempo dal sogno “Triplete” al realissimo “zeru tituli”. Tanto per ricordare Josè Mourinho, l’ultimo allenatore capace di vincere una Champions alla guida di un club italiano: proprio l’Inter del “Triplete” del 2010.

Paris Saint Germain: una finale vinta dominando e allestendo calcio in ogni reparto, da una difesa di ferro a tre punte fantastiche nel pressing e nella realizzazione. E’ questo il vero capolavoro di Luis Enrique. Quattro i men of the match: Hakimi, Kvara, Vitinha e Doué, autore di una doppietta. Il 3 giugno prossimo, il golden boy di Angers festeggerà i suoi primo 20 anni da campione d’Europa. E adesso la grande festa parigina con la sfilata sugli Champs-Élysées. Simone Inzaghi, invece, lascia la Germania con la consapevolezza di aver chiuso un ciclo. Due finali di Champions in tre anni; ma perse entrambe.

La partita dell’Allianz Arena. Match sbloccato subito, al 12′, con l’ex di turno Hakimi che insacca su assist dello scatenato Doué. L’esterno marocchino per rispetto dei suoi vecchi compagni non esulta. Poi, il classe 2005 transalpino, si mette in proprio e cala il raddoppio al 20′. La doppietta per lui si materializza al 63′, al termine di una splendida azione tutta in verticale rifinata da un meraviglioso Vitinha. Inter pericolosa solo sui calci piazzati prima di crollare definitivamente: Kvaratskhelia mette l’ulteriore punto esclamativo sulla sfida fissando il poker. La cinquina finale porta la firma di un altro giovanisimo: il 19enne Senny Mayulu. Monaco 2025: “Ici, c’est Paris!”. Qui, è Parigi.

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