Concluso il Festival della Scienza Medica di Bologna con 220mila presenze online nelle otto giornate dell’evento

Si è chiusa ieri la sesta edizione del Festival della Scienza Medica di Bologna, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con l’Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo. L’edizione 2020 – trasmessa integralmente online e dedicata al tema “Lezioni di medicina. Covid-19” – ha registrato un enorme successo di pubblico: sono state oltre 220.000 le presenze online in otto giornate di Festival.
Premi Nobel, scienziati, medici e ricercatori da tutto il mondo hanno dato vita a un dibattito ampio e strutturato sull’emergenza sanitaria, analizzata dal punto di vista medico, scientifico, economico, sociale e politico, con un linguaggio divulgativo che ha consentito a tutti di avvicinarsi in maniera chiara, e al tempo stesso rigorosa, a tematiche che, mai come oggi, riguardano tutti, ma rispetto alle quali è estremamente difficile orientarsi, nella moltiplicazione incontrollata di informazioni (“infodemia”) spesso contrastanti, quando non palesemente false, attorno a Covid-19.

Una grande soddisfazione per Fabio Roversi-Monaco, presidente di “Genus Bononiae- Musei nella Città” e ideatore dell’evento. Qursto il suo commento:  «Numeri del genere, oltre a essere motivo di legittimo orgoglio, ci fanno comprendere due cose: da un lato è evidente l’interesse diffuso per un evento drammatico, che ha pesantemente inciso sulle esistenze dei singoli e della collettività a ogni livello; dall’altro, la tenace ricerca di fonti scientifiche autorevoli, frutto forse di una rinnovata consapevolezza dell’importanza di un’alfabetizzazione medica e scientifica diffusa. Credo che oggi più che mai, nell’incertezza di fronte al futuro, siano necessari elementi solidi di credibilità, per districarsi nell’indistinta pluralità dell’informazione, talvolta connotata da superficialità e mancata verifica delle fonti, alla ricerca di visibilità. Proporre alla Nazione e soprattutto ai suoi giovani contenuti scientifici espressi da voci autorevoli, per diffondere maggiore conoscenza sulle frontiere della ricerca e per contribuire a una corretta divulgazione, è da sempre missione del Festival. Quest’anno possiamo dire di aver tradotto difficoltà e limiti in maggiore consapevolezza: l’impossibilità di organizzare il Festival in presenza e l’esigenza di trasmetterlo online ci ha consentito di raggiungere un pubblico ancora più ampio e composito. Le presenze al Festival si sono ben più che quadruplicate. Questo, insieme al desiderio di promuovere un’informazione medico-scientifica corretta e accessibile a tutti, ci induce a proseguire il lavoro per la prossima edizione dell’aprile 2021».

Le lezioni del Festival restano accessibili sulla piattaforma. Per collegarsi, basta registrarsi su www.bolognamedicina.it

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