Torna il sorriso all’Inter dopo un mese. Sorriso che vale il primato momentaneo (nuovamente) grazie all’1-0 sul Bologna. Decide Icardi al 22’ della ripresa con la squadra in inferiorità numerica per l’espulsione di Felipe Melo per doppia ammonizione, ma è fondamentale anche la prodezza di Handanovic su Destro in pieno recupero (nella foto Ansa-Gazzetta.it: Icardi festeggiato da Ljajic dopo la rete decisiva) .
La partita: l’inizio. Delio Rossi lascia inizialmente in panchina Mattia Destro (dentro Mancosu), Roberto Mancini invece procede a una rivoluzione rispetto a Palermo con ben 5 cambi (Santon, Ranocchia, Juan Jesus, Brozovic e Ljajic per Nagatomo, Murillo, Telles, Guarin e Jovetic) e disegnando la nuova creatura con il modulo 4-2-3-1. La prima mezzora è giocata a basso volume, quasi spento su entrambi i fronti. L’Inter gira al minimo, senza velocizzare le operazioni e il Bologna in confronto pare una squadra di lusso. In due occasioni la squadra felsinea manca l’ultimo passaggio per andare in porta. I nerazzurri invece al 29’ avrebbero anche l’occasione migliore, ma la testa di Perisic dal limite dell’area piccola scheggia la palla invece di prenderla bene con la fronte. Sul finale di un primo tempo povero sotto tutti i punti di vista (tiri in porta, intensità, idee) arriva un cross di Santon per Icardi la cui incornata è deviata in corner da un difensore emiliano. Dal calcio d’angolo esce una palla senza padroni che Kondogbia scarica sul fondo. La punizione nel recupero di Ljajic abbassa il sipario. Troppo poco per tutte e due, i primi 45’ si chiudono sullo 0-0.
Ripresa più vivace. Al rientro sembra un’altra partita. Brozovic apre le finestre e fa entrare aria: palla dentro per Perisic e cross basso per Icardi con Da Costa che anticipa Icardi. Dall’altra parte azione ragionata bolognese e sinistro centrale di Rizzo. I fischi più fastidiosi di Banti (per i tifosi nerazzurri) arrivano tra l’8’ e il 15’. E sono quelli che sanzionano la fine anticipata della gara di Melo: due gialli, per falli su Giaccherini e Rizzo, riducono l’Inter in dieci. Mancini protesta con Banti, ma la storia non cambia. La solidità nerazzurra si vede qui. Passano 7 minuti e l’errore lo commette il Bologna con Gastaldello che regala palla a Brozovic, lancio su cui Ferrari non chiude e Ljajic può servire Icardi davanti a Da Costa. Il gol è il gesto più semplice di tutto, va detto, ma basta a Mancini per ritrovare squadra e capitano in un colpo solo. Intanto, il “Mancio” continua la lite personale a distanza con Banti che alla fine lo caccia. La sua Bologna (Mancini iniziò la carriera di calciatore a Bologna) lo applaude all’uscita. E al quinto minuto di recupero Handanovic costruisce un autentico miracolo su Destro che gli spara addosso un missile a due passi dal paradiso. Per una notte l’Inter torna a essere l’Inter delle prime 5 giornate, bruttina ma vincente. Si riprende la testa, almeno per 24 ore. La sconfitta costa cara a Delio Rossi: da tempo in bilico, il tecnico è stato esonerato. Al suo posto arriva l’ex allenatore del Parma Roberto Donadoni che ha firmato un contratto con i rossoblù fino al giugno del 2017. Giovedi pomeriggio la presentazione ufficiale.
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