Commissaria per i diritti umani dell’Ucraina denuncia: «In Russia stanno torturando e uccidendo giornalisti»

 “I russi stanno uccidendo e torturando i giornalisti“: questa la denuncia della commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova (foto) su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. “E’ stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato in strada il corpo del regista. La moglie, rischiando la vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e poi in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza”.

La Dewnisova cita poi anche il caso del giornalista 78enne Yevhen Bal, volontario e membro dell’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina, “morto per le azioni degli occupanti russi”: l’uomo “è stato sequestrato dall’esercito russo nella sua casa a Melekino vicino a Mariupol. Il motivo della detenzione è il presunto possesso di foto “compromettenti” per l’esercito ucraino. E’ stato rilasciato dopo tre giorni di percosse. Il 2 aprile, poi, è morto Eugene Ball: secondo la Denisova “la sua morteè il risultato delle torture sul giornalista da parte degli occupanti russi”.

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