A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 136) di LUCIO DE SANCTIS

di LUCIO DE SANCTIS –

Mese fiacco, anno robusto – In luglio la produzione industriale in Italia ha fatto registrare un incremento dello 0,1% su giugno. Il dato è positivo, anche se il contributo al recupero del sistema manifatturiero del Paese è indubbiamente modesto. Il confronto con luglio 2016 è però migliore. La crescita è stata infatti del 4,4%. Secondo una simulazione del Centro Studi Promotor, se la nostra industria riuscirà a mantenere questo tasso di crescita anche nei prossimi anni, il livello della nostra produzione industriale tornerà ai livelli ante-crisi nel 2021, anno in cui anche il prodotto interno lordo tornerà ai livelli ante-crisi, se continuerà a crescere con il tasso dell’1,5% ipotizzato dal Governo per il 2017.

L’Istat fa notare che fanno da traino in beni strumentali che vedono un aumento del 5,9%. Fanno da traino i beni strumentali, che vedono un forte aumento del 5,9% sull’anno e “sono l’unico comparto ampliamente sopra il livello del 2010”. Aumentano pure beni di consumo (+4,1%), intermedi (+3,5%) ed energia (+3,3%).
Tra i  settori, spicca quello della produzione di autoveicoli, che  aumenta del 9,1% a luglio 2017 rispetto allo stesso mese del 2016. Nei primi sette mesi dell’anno l’incremento rilevato dall’Istat è del 10%. Vanno molto bene anche nel confronto annuo l’attività estrattiva (+8,4%), la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+8,0%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco e della fabbricazione di mezzi di trasporto (entrambi +6,9%). Diminuzioni si registrano invece nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche, della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (entrambi -0,6%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-0,5%).

L’accelerazione in atto nel 2017 nella ripresa della nostra economia è dunque particolarmente evidente, anche se va sottolineato che per le altre economie avanzate il ritorno ai livelli del 2007 è avvenuto in pochi anni tantoché la crisi del 2008 è stata una normale fase negativa nell’andamento ciclico dell’economia, mentre per l’economia italiana questa crisi è ancora in atto ed è stata più lunga e più grave di quella del ‘29.

Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, vi sono concrete possibilità che la ripresa in atto acceleri ulteriormente. Significativo a questo proposito è il fatto che l’indicatore anticipatore determinato dall’Istat segna un rafforzamento delle prospettive di crescita e significativo è anche il balzo degli indicatori di fiducia di imprese e consumatori registrato in agosto.

Frenata dei commerciali – Brusca frenata del mercato dei veicoli commerciali nel periodo estivo: sia luglio che agosto, infatti, hanno registrato cali sensibili nel confronto con gli stessi mesi del 2016, che invece erano stati particolarmente positivi.

Secondo i dati elaborati e diffusi da UNRAE il trend positivo degli autocarri (veicoli con ptt >3,5 t) del primo semestre è stato interrotto da una flessione del 16,3% nel mese di luglio, che ha registrato 15.045 veicoli contro i 17.980 dello scorso anno, e del 22,6% nel mese di agosto, archiviando 9.380 vendite a fronte dei 12.125 veicoli dell’agosto 2016.

Di conseguenza il cumulato dei primi 8 mesi perde sostanzialmente quanto guadagnato nel primo semestre 2017 e le 114.397 unità immatricolate si confrontano con le 114.262 dello scorso anno, quindi, con una sostanziale stabilità (+0,1%).

Va ricordato che tutti i mesi del 2016 avevano registrato aumenti a robusta doppia cifra rispetto al 2015, in particolare nei mesi estivi (luglio +48,2% e agosto +115%) per il benefico effetto combinato del Superammortamento e dell’imminente scadenza della Legge Sabatini, oltre che dall’evasione di ordini derivanti da commesse di Aziende a partecipazione pubblica.

“Vale sempre la pena tenere presenti le caratteristiche del parco circolante dei veicoli commerciali – ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – si tratta di 3.650.000 veicoli dei quali un terzo sono stati immatricolati nel secolo scorso (35,2% ante Euro 3). Esiste, quindi, l’opportunità di stimolare il rinnovo del parco dei veicoli commerciali con provvedimenti che approfittino dell’efficacia dimostrata dal Superammortamento e dalla Legge Sabatini per farne provvedimenti strutturali”.

Auto elettriche crescono – Il numero globale di automobili elettriche sta aumentando giorno dopo giorno, grazie ad un’offerta in costante aumento e ad una maggiore attenzione da parte dell’automobilista verso veicoli puliti. Difficile valutare numericamente la crescita e fare stime per il futuro, perché si rischia l’ingannevole annuncio pubblicitario.

Uno studio su dati pubblici – Per questo motivo la società di consulenza globale AlixPartner ha realizzato uno strumento per valutare i progressi nell’elettrificazione nell’industria automobilistica mondiale ogni trimestre, utilizzando due sottoindici che utilizzano dati pubblici per garantire la massima trasparenza e facilità di lettura. Gli indicatori prendono in considerazione veicoli elettrici a batteria, veicoli elettrici con celle a combustibile e veicoli elettrici ibridi plug-in escludendo gli ibridi (Hev) senza possibilità di collegamento.

Differenze notevoli – Partendo da questi due indicatori, lo studio realizzato evidenzia la notevole differenza nei diversi stati sulla crescita di una mobilità elettrica e come i costruttori stiano procedendo a velocità molto diverse nell’elettrificazione delle proprie flotte. Come evidenziato dai due indicatori, la Cina e alcuni paesi europei hanno registrato importanti crescite grazie soprattutto ad incentivi statali e programmi di infrastrutture per promuovere l’elettrificazione. La quota di mercato e le vendite unitarie di veicoli a batteria, veicoli a combustibile a combustibile e ibridi plug-in sono aumentati di circa sei volte tra il primo trimestre del 2013 e il secondo trimestre del 2017. Da una quota di mercato pari a solo lo 0,21% (Q1 / 2013) hanno raggiunto l’1,19% entro il secondo trimestre del 2017. Il numero di veicoli elettrici venduti è passato da 41.023 (Q1 / 2013) a 260.411 (Q2 / 2017).

Norvegia al primo posto – Il tasso di elettrificazione per tutte le automobili vendute in Cina è dello 0,70%, contro lo 0,46% per l’Europa, lo 0,37% per il Nord America e lo 0,25% per il Giappone e la Corea.

Nella elettrificazione dell’intera flotta, altri paesi sono in anticipo nei confronti della Cina. I primi sei posti nella graduatoria globale sono occupati dalla Norvegia, dall’Islanda, dai Paesi Bassi, dall’Austria, dalla Svezia e dalla Svizzera. La Norvegia occupa il primo posto con un tasso di elettrificazione dell’11,86 per le automobili vendute nel secondo trimestre del 2017. Con questo conteggio, la Cina è in nona posizione, sebbene ancora molto più avanti rispetto agli Usa e alla Germania rispettivamente al 14° e 15° posto.

Tesla a quota 22% – Fra i costruttori, Tesla è il principale produttore di automobili per entrambi i sottogruppi: con oltre 10 milioni di chilometri di elettricità venduti nel secondo trimestre del 2017, detiene una quota di mercato globale di oltre il 22%. Nello specifico del primo indice, la Cina può contare su cinque produttori: Byd, Baic, Geely, Zhidou e Jianghuai. Anche i grandi produttori europei, statunitensi, giapponesi e coreani hanno conquistato posizioni: Renault-Nissan, il terzo produttore mondiale di automobili, è in seconda posizione, General Motors in quinta, Hyundai in decima e Volkswagen in undicesima.

Mercato pesanti lento in estate… – In una nota Unrae comunica che sulla base delle stime effettuate, il mercato dei veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t nel mese di luglio 2017 ha fatto registrare -7,6% rispetto allo stesso mese del 2016 (con 2.225 unità immatricolate contro 2.408), mentre nel mese di agosto la contrazione è stata del 2,2% rispetto all’agosto del 2016 (1.255 unità contro 1.283).

Il dato cumulato dei primi otto mesi 2017 continua tuttavia a essere positivo, evidenziando un incremento del 6,9% sullo stesso periodo del 2016, grazie alle 15.421 unità immatricolate, che si confrontano con le 14.422 del gennaio-agosto 2016.

Per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 tonnellate, l’andamento registrato a luglio 2017 è stato negativo, con una flessione di -2,4% rispetto al luglio 2016 (1.745 unità contro 1.787) e positivo ad agosto 2017 con +3,1% su agosto 2016 (1.025 unità contro 994).

Negli otto mesi gennaio-agosto 2017 le 12.363 unità complessivamente immatricolate indicano un incremento del 9,9% rispetto alle 11.250 dello stesso periodo del 2016.

UNRAE esprime il proprio apprezzamento per l’azione svolta dalla Direzione Generale della Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e richiede che presto si arrivi alla piena funzionalità del sistema di immatricolazione anche dei veicoli pesanti, secondo i criteri determinati dalla circolare del 12 luglio 2016, al fine di eliminare del tutto i ritardi che impediscono una pronta lettura del mercato italiano.

“Lo scorso anno – commenta Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – di fronte al notevole incremento del mercato che si registrava nel corrispondente periodo dell’anno, sottolineammo la forte necessità di dare maggiori certezze normative e individuare percorsi strutturali, di portata pluriennale, per sostenere il mercato. Oggi, di fronte alla contrazione che stiamo registrando, di entità e durata difficile da prevedere, non possiamo che ribadire la richiesta di provvedimenti strutturali, che diano certezza agli operatori”.

ma aumenta il traffico autostradale – Da gennaio a maggio 2017 il traffico di veicoli pesanti in autostrada nel nostro Paese è aumentato del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. Questo dato, elaborato da Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), è reso noto dal Centro Ricerche Continental Autocarro e contribuisce a confermare la congiuntura positiva che il settore dei trasporti pesanti sta attraversando in Italia. Positivo anche l’andamento del traffico di veicoli leggeri in autostrada, traffico che nei primi cinque mesi del 2017 è cresciuto dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale, secondo i dati elaborati da Aiscat, il traffico in autostrada da gennaio a maggio 2017 è cresciuto del 2,1% rispetto al 2016.

“Dai dati emerge che la ripresa delle attività di trasporto di merci e persone – sostiene Enrico Moncada, responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia – è stata particolarmente sostenuta nei primi mesi dell’anno. Mancano ancora i dati sui mesi estivi, che potrebbero fornire un’ulteriore conferma del fatto che l’intero settore dei trasporti abbia intrapreso la via della ripresa”.

L’orgoglio elettrico di Emiliano – “Questa vicenda è iniziata quando ero sindaco di Bari con un presidio vicino alla fabbrica perché una grande multinazionale, che aveva sostanzialmente preso brand, fatturato e apparecchiature, voleva chiudere l’attività per acquisire le quote di mercato. L’orgoglio degli operai ha impedito questo destino. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un progetto di reindustrializzazione, e oggi siamo arrivati al prototipo finalmente autorizzato dagli organismi competenti”.

Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano partecipando in Fiera del Levante alla presentazione della prima auto italiaana totalmente elettrica prodotta da TUA Industries, il quadriciclo più leggero sul mercato, l’unico a quattro posti, realizzato con tecniche costruttive delle super cars.

“Ci sono ancora difficoltà – ha continuato Emiliano – perché si tratta di mandare a regime una produzione che non è semplice e che ha bisogno di una importante capitalizzazione. Sto verificando la volontà degli imprenditori italiani ad andare avanti nel progetto, noi continueremo a sostenerli perché, al di là del significato del mantenimento occupazionale, è diventato un progetto industriale veramente interessante. Questa auto potrebbe consentire a tutte le forze di polizia municipale in Italia di muoversi nei centri abitati colpiti dai superamenti dei PM10, almeno riducendo le emissioni delle auto pubbliche. Peraltro è un’auto comoda e silenziosa”.

“È un’auto italiana e pugliese e questo chiude anche tutto il circuito dell’automotive pugliese e barese perché non avevamo ancora una produzione come questa, di un’auto intera. Come sempre, combatteremo con tutta l’energia per difendere questo progetto neonato”.

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