Saliranno ancora da luglio oneri e tasse su luce e gas. Le associazioni dei consumatori: il governo li fermi!

Tornano ad aumentare le bollette dell’energia. Dopo alcuni ribassi dei primi due trimestri dell’anno, bilanciati però da una lievitazione dei “costi fissi”, l’Autorità dell’energia elettrica, gas e sistema idrico ha stabilito per il prossimo trimestre, cioè a partire dal primo luglio, un aumento del 4,3% per la luce, e dell’1,9% per il gas. Le associazioni dei consumatori puntano il dito contro le speculazioni del mercato del dispacciamento e chiedono un urgente intervento del governo, anche se l’Authority insiste nel sostenere (non si capisce con quali calcoli) che ci sarebbe un… risparmio complessivo nei 12 mesi di oltre 70 euro (?).

La dinamica del prezzo dell’energia elettrica è dovuta sostanzialmente all’aumento della componente di approvvigionamento, che risente in parte delle stime riviste al rialzo per i costi di acquisto della materia prima nel secondo semestre, ma soprattutto della significativa crescita dei costi di dispacciamentos, ostenuti dal gestore della rete, Terna, per il mantenimento in equilibrio del sistema elettrico.

Sul gas, invece, influiscono la leggera crescita della componente ‘materia prima’ e  un limitato adeguamento della componente di distribuzione e misura.

Il Codacons ribadisce che “si tratta di aumenti pesanti che incideranno in modo non indifferente sulle tasche delle famiglie”, visto che durante l’estate l’intenso uso di condizionatori fa registrare picchi nella domanda di elettricità, per cui chiede al governo di “intervenire con urgenza riducendo in tempi rapidi la pressione fiscale sull’energia, che ha toccato l’apice nell’ultimo anno”.

Anche Federconsumatori e Unione nazionale consumatori denunciano la “grave speculazione” del mercato del dispacciamento e chiedono alle autorità competenti di prendere “severi provvedimenti”. Proprio sul dispacciamento ieri l’Autorità dell’energia ha fatto sapere che negli ultimi due mesi sono emerse “una serie di criticità in alcune aree del Paese, riconducibili alle strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica” e di aver già avviato su questo un procedimento prescrittivo-sanzionatorio.

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