Un arresto per l’uccisione del maresciallo a Marsala

Maresciallo MirarchiUna persona è stata arrestata nell’ambito dell’inchiesta sull’uccisione del maresciallo capo dei carabinieri Silvio Mirarchi, colpito martedì ieri sera durante un’azione antidroga nelle campagne di Marsala. Si tratta di Francesco D’Arrigo, 54 anni, gestore delle serre di marijuana su cui stava indagando con i suoi uomini il sottufficiale dei carabinieri.

Mirarchi (53 anni, originario di Catanzaro) stava eseguendo con un altro militare un appostamento, in borghese, in contrada Scacciaiazzo nell’entroterra marsalese, dove negli ultimi tempi erano stati segnalati furti di ortaggi. Il 25 maggio scorso in quella zona era stato trovato il corpo senza vita di un romeno. Gli inquirenti spiegarono che poteva trattarsi di un omicidio. E qualche giorno prima nella stessa zona era stato ferito un altro uomo, colpito con una o più fucilate mentre tentava di rubare piante di marijuana da una piantagione, scoperta dai carabinieri proprio dopo il ferimento. Su questi episodi gli investigatori non hanno fatto trapelare notizie perchè stavano effettuando attività investigativa.

Vicino al luogo dell’agguato sono state trovate le due serre, con seimila piante di marijuana, di cui risulterebbe proprietario D’Arrigo, a carsico del quale non sono state precisate per ora in dettaglio le accuse specifiche.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al comandante generale Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio, esprimendo la ferma condanna per “il brutale agguato, che priva l’Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare”. Mattarella ha pregato il generale di far giungere alla famiglia della vittima sentimenti di solidarietà e di vicinanza, a nome dell’Italia intera e suoi personali.

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