Spente le fiamme nell’impianto di smaltimento rifiuti a Mortara. Resta l’allarme

I vigili del Fuoco di Pavia – insieme con i loro colleghi di Vigevano e i distaccamenti volontari di Mortara, Mede, Garlasco e Robbio e anche da Milano – sono stati al lavoro tutta la notte per domare l‘incendio scoppiato all’alba di ieri nella ditta “Eredi Bertè” che si occupa di smaltimento di rifiuti speciali a Mortara (Pavia). I vigili hanno avuto ragione delle fiamme nel corso della notte e sono ora impegnati a spegnere piccoli focolai e poi procederanno allo smassamento dei rifiuti bruciati. Colonne di fumo alte decine di metri sono stati visibili per tutta la giornata di ieri a chilometri di distanza. Durante l’estate sono stati parecchi gli incendi sviluppatisi in depositi di rifiuti o di rottamazioni anche nel Milanese e a Roma, tanto che Legambiente ha parlato di “strana epidemia di incendi”.

I sindaci della zona hanno emesso delle ordinanze e invitato  la popolazione, a scopo precauzionale, a restare per quanto possibile in casa, a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere e consumare i prodotti dell’orto, almeno per il momento e in attesa di conoscere i risultati delle analisi eseguite dall’Arpa. Analoghe disposizioni saranno dettate agli agricoltori. Il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, è stato sul posto per coordinare le operazioni dei vigili del fuoco e delle altre autorità intervenute. “Le notizie che sto raccogliendo – aveva detto – non sono troppo confortanti. Lì sta bruciando di tutto, comprese gomma e plastica, e c’è il rischio che si sviluppi diossina”.

Da segnalare una strana coincidenza: era prevista proprio per oggi, programmata da tempo, la visita ispettiva semestrale dell’Arpa. L’azienda si occupa di ritiro e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e, in piccola misura, anche pericolosi. La colonna di fumo era visibile da decine di chilometri di distanza.

Sull’incendio nello stabilimento della ‘Eredi Bertè’ di Mortara è intervenuto il delegato Wwf Italia in Lombardia Paola Brambilla: “Quello tra Mortara, Cortoleona e Parona purtroppo è un vero e proprio ‘triangolo della diossina’ in cui c’è un alto numero di imprese che lavorano nel settore dei rifiuti che operano con le modeste verifiche di Via”. “Nessuno stupore quindi che proprio a Mortara – aggiunge Brambilla – si sia sviluppato un incidente così grave su cui chiediamo un immediato monitoraggio da parte dell’Ispra per verificare i livelli di inquinamento da diossina. La società dell’impianto di Mortara è stata esclusa da Via (Valutazione di impatto ambientale) nel 2009, con una procedura che non ha previsto alcuna valutazione cumulativa degli impatti”.

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