“Operazione Sophia”: libici addestrati dagli italiani per pattugliare la costa

“Lavori in corso” per l’operazione Sophia che dovrebbe consentire un controllo più stretto delle coste libiche. Tra pochi giorni sarà completato l’addestramento del personale della Marina e della Guardia costiera libica cui affidare il pattugliamento delle acque territoriali, dove le motovedette delle forze europee non possono entrare.

A guidare l’operazione a bordo della nave italiana San Giorgio è l’ammiraglio Enrico Credendino, comandante della missione EU NAVFOR MED (nella foto con Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza) , che a Radio 24 annuncia: «Abbiamo 89 allievi libici che stiamo addestrando. Termineranno il 13 febbraio e questo sarà il primo risultato concreto, saremo la prima forza internazionale che avrà addestrato un gruppo così importante anche di ufficiali e sottufficiali che a loro volta diventeranno alcuni addestratori e altri andranno sulle motovedette che la Libia riceverà prossimamente». Le motovedette sono in arrivo dall’Italia, secondo un accordo precedente.

A quel punto saranno direttamente i libici a pattugliare l’ultimo tratto di mare lungo le coste da cui partono gli scafisti. Obbiettivo di questo addestramento, spiega ancora l’ammiraglio della San Giorgio, è quello di consentire alla guardia costiera libica di avere mezzi per pattugliare le proprie acque territoriali dove noi non possiamo entrare. E quindi da un lato combattere ogni tipo di attività illecita: non solo il traffico di esseri umani ma anche droga, petrolio e armi”.

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