Ma è il sondaggio di Paola Perego il problema della Rai?

di GIOVANNI PEREZ – Innanzitutto una necessaria premessa: non conosco Paola Perego, e tantomeno la sua trasmissione “Parliamone sabato”, ma sono quantomeno sorpreso e scandalizzato per la decisione della direzione Rai di chiudere la trasmissione per aver inserito  un dibattito che aveva per tema “I motivi per i quali scegliere una fidanzata dell’Est”.
Una decisione, ha affermato il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto (foto), con invidiabile faccia tosta, derivante “dai contenuti che contraddicono la mission di servizio pubblico”. “Occorre agire ed evolversi – ha continuato Dall’Orto nella sua lezione di democrazia rivolta ai barbari ignoranti come il sottoscritto – La decisione di chiudere “Parliamone sabato” non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda  lo scorso sabato, contenuti che contraddicono  in maniera indiscutibile sia la mission di servizio pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’Inizio del mandato. È anche una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai sulla quale peraltro stavamo lavorando da tempo”.  Alle “profonde” (si fa per dire) considerazioni di Dall’Orto si sono aggiunte quelle del direttore di Rai1, Antonio Fabiano, e della presidente Monica Maggioni che, forse, avrebbero fatto meglio a tacere.
Comunque sia, non sapevo che i vertici della Rai stessero lavorando al daytime, al contrario nella mia ingenuità mi sembrava che uno dei traguardi fosse quello di far passare per stupidi gli ingenui ascoltatori e quindi far passare per nuovi dei programmi già visti e rivisti tipo “Che Dio ci aiuti” o il “commissario Montalbano” per non parlare delle serie di produzione tedesca “Cobra 11”,  “Law Boat” o “Il commissario Rex”, lasciando perdere, per carità di patria, le infinite serie dei polizieschi made in Usa, a volte vecchie di 10 anni e più e già programmate dalla stessa Rai.
Capisco che il trio Dall’Orto-Fabiano-Maggioni preferisca le puntate di “Porta a porta”, con un servizievole Bruno Vespa, sempre pronto ad ossequiare i potenti di turno, o le trasmissioni in cui delle avvenenti ragazze si esibiscono, di solito in eloquente silenzio. Che in alternativa siano in programma dei giochi che, grazie al migliorato livello culturale della Rai, più banali di così non possono essere, compresi i conduttori. Sempre a proposito di Dall’Orto &c,  vi è da aggiungere che conoscono benissimo l’arte dell’adulazione e della riconoscenza verso chi li ha fatti eleggere; solo che a capirli sono solo gli esperti in comunicazioni, i quali riescono a decifrarli: ogni giorno con una scusa o un’altra nei telegiornali appare un filmato con Renzi, per non farlo dimenticare e quindi mettere a repentaglio la loro permanenza ai vertici della Rai (e il corrispettivo lauto stipendio).

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