La Procura di Genova blocca i fondi della Lega. Salvini: “E’ un attacco alla democrazia”

“Oggi, per la prima volta nella storia della Repubblica, i giudici stanno bloccando l’attività di un partito politico”. Lo afferma Matteo Salvini in una conferenza stampa a Montecitorio nel dare l’annuncio di una sentenza, che da oggi diventa esecutiva, su irregolarità dell’utilizzo di fondi pubblici. “Si tratta dell’azione di una scheggia di magistratura: ora non ho disponibilità per pagare i palchi di Pontida”. Salvini parla di “attacco alla democrazia“.

“C’è chi, usando un pezzettino di magistratura, anche un solo giudice, vuole mettere il bavaglio al dissenso – ha detto ancora Salvini -, ad alcuni milioni di italiani che credono nella Lega”. “Forse – ha aggiunto – dava fastidio che tanti militanti da tutta Italia venissero a Pontida, per una grande giornata di libertà”.

“Se qualcuno pensa di bloccarci si sbaglia di grosso, andiamo avanti ancora più forti di prima. Pontida la facciamo anche a costo di pagarla di tasca nostra”, ha detto Salvini annunciando il blocco da parte della Procura di Genova dei conti correnti di parecchie federazioni della Lega Nord, in conseguenza della sentenza di primo grado che condanna Bossi e suo figlio per l’uso privato del denaro (anche pubblico) in dotazione della Lega. “Io ancora non ho niente in mano, aspetto di saperne di più”, aggiunge. “Sono atterrato da Strasburgo, pensavo di arrivare in un Paese libero ma non è così. Domani – prosegue – vedo gli avvocati”.

Sulla vicenda si è subito “tuffato” il segretario del Pd, Matteo Renzi, dicendo in una festa dell’Unità che “tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma ladrona ma nessuno che dica che c’è un partito che ha rubato i soldi del contribuente. La Lega deve dare 48 milioni di euro del contribuente. E nessuno ne parla. Salvini è tutti i giorni sui talk show, è dappertutto tranne a Bruxelles, e nessuno che gli chieda dei soldi della Lega”.

Immediata la replica di Salvini: “Secondo Renzi, la Lega e alcuni milioni di italiani, sono colpevoli di aver rubato. Si vergogni. Un partito che si definisce democratico non si cura di quanto dice la Costituzione”.

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