ASSEMBLEA NAZIONALE DI “LIBERI E UGUALI”. Programma ispirato agli art. 1 e 3 della Costituzione, proposte credibili e realizzabili, lotta alle diseguaglianze, selezione dei candidati,

di LUCA DELLA MONICA – All’hotel Ergife a Roma si è svolta oggi la prima assemblea preelettorale di “Liberi e Uguali”, la formazione politica nata dall’unione tra Articolo1-Movimento democratici e progressisti (di Bersani, Speranza, D’Alema), Sinistra Italiana (di Fratoianni) e Possibile (di Civati). Un’assemblea che ha avuto un duplice scopo: sia quello di presentare il programma della lista sia quello di gettare le basi per la formazione di un vero proprio partito della sinistra che si faccia portatore e promotore di quel programma. Un’assemblea che ha registrato una serie di interventi appassionati, soprattutto di giovani, (ma da segnalare anche quello di Luciana Castellina, che è stata dirigente del Pci e tra i fondatori del “Manifesto“) i quali hanno posto al centro dell’attenzione la domanda di una linea politica che abbia come primo obiettivo l’attuazione dei principi fondanti della Costituzione, quelli sanciti nell’articolo 1 (“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro“) e dall’articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Il compito di illustrare le linee programmatiche è stato affidato a Rossella Muroni, che ha lasciato la presidenza di Lega Ambiente per  entrare a far parte di “Liberi e Uguali”. La sua relazione si può ascoltare cliccando sulla home page di altroquotidiano.it alla voce Videonews, oppure andando su Youtube al link https://www.youtube.com/watch?v=wX50mt3JRF0

La sua relazione è stata integrata dagli interventi dei coordinatori delle tre forze politiche che hanno dato vita a “Liberi e Uguali”: Roberto Speranza per Articolo1-MDP, Pippo Civati per Possibile, e Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana, che hanno illustrato le scelte di fondo della nuova formazione, sintetizzate nel suo intervento da Pietro Grasso, il quale in sintesi ha detto che il progetto di “Liberi e Uguali” è quello di ridare la speranza ai ceti più deboli e in primo luogo ai lavoratori precari e ai giovani che cercano un lavoro, ma non lanciando promesse mirabolanti di bonus da elargire o tasse e canoni da abolire, bensì con proposte serie, credibili e realizzabili. “Loro vogliono abolire tasse ai benestanti; noi – ha esemplificato – vogliamo abolire le tasse universitarie per consentire l’accesso agli studi anche a chi non ne ha i mezzi”.

Una linea rigorosa anche per le candidature. Grasso ha spiegato: “Abbiamo voluto inserire un codice etico che non consideri solo l’aspetto giudiziario. Vogliamo portare in Parlamento donne e uomini rispettabili e rispettati”.

Poi ha aggiunto: “Ci aspettano alcune settimane di intensissimo lavoro, è solo l’inizio del percorso per cambiare l’Italia. La crisi economica ha tolto opportunità ai nostri figli e ai nostri nipoti. I populismi soffiano sulle paure, indeboliscono la nostra comunità e noi abbiamo il coraggio di reagire e porre rimedio. Siamo gli eredi degli uomini e delle donne che 70 anni fa ci liberarono del fascismo. Siamo pronti a lottare fino in fondo per realizzare i principi della nostra Costituzione – ha scandito – Dobbiamo partire da quel meraviglioso articolo 3: quei valori sono condivisi dalla maggioranza del nostro Paese, pure da Papa Francesco. Devono essere il cuore pulsante del nostro progetto politico”.

Aboliamo le tasse universitarie” è la proposta lanciata da Grasso durante l’assemblea nazionale di Liberi e Uguali. “Avere una università gratuita significa credere davvero nei giovani con fatti concreti, ne beneficerà tutto il Paese. Significa allargare il nostro orizzonte e rendere l’Italia più competitiva”, ha aggiunto il leader di LeU. Mentre sul fronte del lavoro, occorre “far tornare prevalenti i contratti a tempo indeterminato”, reintroducendo “le garanzie eliminate dal Jobs Act. Altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato”.

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha preso la parola: “Vogliamo riportare al voto le persone deluse da quella sinistra che ha smesso di essere sinistra, che si è persa per strada. Recuperare i voti di chi non crede più nella politica” ha affermato. “Il primo partito è quello delle schede bianche ma a sbagliare è stato chi con la propria politica ha deluso quelle persone. Persone spinte tra le braccia del populismo, una protesta miope, anacronistica e pericolosa. Non abbiamo bisogno di odio ma di buona politica. Una politica – ha rimarcato Boldrini – capace di combattere il male più profondo, quello delle diseguaglianze”.

“Noi non faremo una campagna ‘contro’ perché non funzionerebbe e faremmo un torto a noi stessi se pensassimo che basta parlare male degli altri per avere consenso”,  ha poi spiegato, evidenziando che “il programma non è un elenco indistinto di cose da fare ma l’identità di una forza politica”.

Poi lo ius soli. “La legislatura – ha detto Boldrini –  si è conclusa con un grande tradimento, il tramonto della legge sulla cittadinanza. Sono stati traditi 800mila ragazzi e ragazze che ci avevano creduto perché glielo avevano promesso”, ragazzi che “sono italiani a tutti gli effetti”. Secondo la presidente della Camera “ha avuto la meglio una sconcertante subalternità politica: inseguire la destra sul proprio terreno vuol dire rafforzarla, è stata una decisione miope”.

Boldrini ha parlato anche di internet. “Penso che una forza progressista debba far proprio anche il tema dei diritti in internet. Penso – ha affermato – al diritto di accesso alla rete per tutti; alla riduzione del divario digitale, alla tutela dei dati personali; al diritto alla tutela della propria identità”.

Un momento emozionante è stato quando ha preso la parola per raccontare la sua straordinaria esperienza il dottor Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che ha curato migliaia e migliaia di migranti, senza mai fermarsi, con pochi mezzi,  con immensi sacrifici. Ed è esploso l’applauso quando ha detto: “Qui mi sento a casa mia“!

REGOLE PER LA SELEZIONE DELLE CANDIDATURE

 Rossella Muroni nella sua relazione ha illustrato le regole che “Liberi e Uguali” si sono dati per le candidature alle prossime elezioni politiche.

Non possono essere candidati: coloro che ricoprono incarichi elettivi incompatibili col mandato parlamentare, salvo limitate e motivate eccezioni; coloro che hanno ricoperto la carica di parlamentare nazionale per la durata di due legislature complete, salvo un numero limitato e motivato di deroghe”. Non possono essere candidati ad ogni tipo di elezione “coloro nei cui confronti, al momento della selezione delle candidature e fino all’accettazione della stessa, sia stato emesso: per reati di mafia, terrorismo, criminalità organizzata, contro la libertà̀ personale e individuale: a) decreto che dispone il giudizio; b) misura cautelare personale confermata in sede di impugnazione; c) misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché́ non definitive, previste dal Codice antimafia; d) sentenza di condanna, ancorché́ non definitiva, o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 444 C.P.P.”. Stesso discorso per i delitti “per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza; delitti contro l’incolumità pubblica Capo I e II; delitti contro l’ambiente; delitti contro la libertà̀ sessuale; peculato, concussione, corruzione in tutte le forme previste: a) sentenza di condanna, ancorché non definitiva, o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 444 C.P.P.”.

“Nel comporre le liste, per perseguire quanto previsto nel primo capoverso, si metteranno in atto un numero limitato di pluricandidature. Le liste saranno approvate dalla presidenza dell’assemblea entro il 22 gennaio, tenendo conto delle rose di candidature emerse dalle assemblee regionali di Liberi e Uguali”.

 

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