A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n.157) di LUCIO DE SANCTIS/ Le riparazioni battono l’inflazione – Dinamico il mercato dell’usato – Autocarri ok – Tra demolizioni e radiazioni – Noleggi e autocarri ancora in crescita

di LUCIO DE SANCTIS –

Riparazioni battono l’inflazione – Nel 2017 i prezzi dell’assistenza auto hanno segnato una crescita inferiore all’inflazione. Lo comunica l’Osservatorio Autopromotec sui costi dell’assistenza secondo il quale, lo scorso anno, i prezzi pagati per la manutenzione e la riparazione degli autoveicoli sono aumentati mediamente dell’1% rispetto al 2016. La dinamica più accentuata – secondo le rilevazioni mensili dell’Istat elaborate dall’Osservatorio Autopromotec – è quella dell’attività di manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati. Per questo comparto la crescita è stata infatti dell’1,3%. Più contenuta la dinamica dei componenti necessari per mantenere in efficienza gli autoveicoli. I prezzi dei lubrificanti sono infatti aumentati dello 0,8%, quelli dei pezzi di ricambio e accessori dello 0,3% e quelli dei pneumatici sono rimasti invariati.

La crescita dell’1% dell’assistenza è comunque leggermente inferiore all’incremento del livello generale dei prezzi al consumo, che è stato dell’1,2%. A fronte dell’aumento modesto dei prezzi dell’assistenza, si registra una crescita sempre piuttosto contenuta dei prezzi delle vetture nuove (+0,9%) e una contrazione marcata (-2,6%) per le auto usate. Queste dinamiche sono legate naturalmente all’evoluzione della congiuntura economica. L’accelerazione della ripresa in atto sta infatti consentendo al settore dell’assistenza di recuperare, anche se ancora in parte, i sacrifici fatti in tempi di crisi.

Usato dinamicoE’ stato un Inizio d’anno molto positivo per il mercato dell’usato, che chiude il mese di gennaio con incrementi mensili a due cifre sia nel settore delle autovetture sia in quello dei motocicli, complice anche la presenza di una giornata lavorativa in più rispetto all’analogo mese del 2017.  I passaggi di proprietà delle quattro ruote al netto delle minivolture hanno fatto registrare una variazione mensile positiva del 13,7%, che in termini di media giornaliera si trasforma in un aumento dell’8,5% per effetto della giornata lavorativa in più. Per ogni 100 autovetture nuove nel mese di gennaio ne sono state vendute 164 usate.

Incremento a due cifre anche per i passaggi di proprietà delle moto che – al netto delle minivolture – hanno datto segnare una variazione mensile positiva del 21,9%, (+16,3% di media giornaliera).

Complessivamente per tutti i veicoli nel primo mese del 2018 l’aumento dei passaggi di proprietà, depurati dalle minivolture, si è attestato al 13,6%, che si riduce a +8,4% in termini di variazione giornaliera. I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA.

 Radiazioni eclatanti – In forte crescita nel mese di gennaio anche le pratiche di radiazione. Le radiazioni delle autovetture hanno messo a segno un eclatante aumento del 34,4% rispetto al mese di gennaio 2017 (+28,3% in termini di media giornaliera), grazie soprattutto alle quasi 30.000 radiazioni d’ufficio effettuate nel primo mese del 2018 per conto della Regione Lazio (le demolizioni risultano infatti in crescita dell’8% e le esportazioni quasi del 19%). Il tasso unitario di sostituzione a gennaio risulta dunque pari a 1,02 (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 102), riducendosi tuttavia al netto delle radiazioni d’ufficio ad un valore di 0,84.

Crescita record per le radiazioni dei motocicli, che a gennaio 2018 hanno fatto registrare un incremento dell’86,5% rispetto all’analogo mese del 2017 (+78% la media giornaliera). Anche in questo caso hanno pesato sul bilancio mensile le quasi 7.000 radiazioni d’ufficio presentate nel corso del mese.

Il bilancio complessivo del primo mese del 2018 evidenzia, per tutti i veicoli in genere, una crescita delle radiazioni del 39,1%, che scende a 32,8% in termini di variazione giornaliera.

2017, autocarri OK – In Italia nel 2017 le immatricolazioni di veicoli commerciali pesanti (e cioè con PTT – peso totale a terra – di 16 tonnellate ed oltre) sono state 18.105, con una crescita dell’8,4% rispetto al 2016. Si tratta di un dato che, come rileva il Centro Ricerche Continental Autocarro, pone l’Italia al vertice della graduatoria dei maggiori paesi europei (e cioè dei paesi che per dimensioni e struttura economica sono paragonabili all’Italia) in base alla percentuale di crescita delle immatricolazioni di veicoli commerciali pesanti nel 2017. Infatti in Francia le immatricolazioni sono cresciute del 6,9%, in Germania dell’1,4%, mentre in Spagna sono calate dello 0,6% e nel Regno Unito sono diminuite del 7,9%. La percentuale media di crescita registrata nei paesi dell’Unione Europea è stata dello 0,5% e quindi, fa notare il Centro Ricerche Continental Autocarro, molto minore rispetto a quella italiana.
Positivi anche i bus – Sono positivi anche i dati sulle immatricolazioni di autobus. Infatti, sempre secondo i dati Acea diffusi dal Centro Ricerche Continental Autocarro, nel 2017 le immatricolazioni di autobus nel nostro Paese sono aumentate del 20,3% rispetto al 2016. Nella graduatoria dei maggiori paesi europei in base alla percentuale di crescita delle immatricolazioni di autobus nel 2017 l’Italia si colloca al primo posto. Infatti in Germania le immatricolazioni sono cresciute dello 0,2% e in Spagna del 6,9%, mentre in Francia sono calate del 4% e nel Regno Unito del 18,8%. In media, nei paesi dell’Unione Europea, nel 2017 è stato registrato un calo delle immatricolazioni di autobus dello 0,5%. Anche in questo caso, dopo quello degli autocarri pesanti, il dato italiano è migliore rispetto a quello europeo.

 2018, avvio brillante per i pesanti – Il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, ha elaborato le stime relative all’andamento del mercato per il mese di gennaio 2018, che indicano un incremento delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, pari al 24,4% rispetto al gennaio del 2017 (con 2.425 unità immatricolate contro 1.949). Il comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, è andato ancora meglio, facendo registrare +30,9% rispetto al gennaio 2017 (2.100 veicoli immatricolati contro 1.604).

“Il dato che leggiamo per questo gennaio – ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – ripete quello del gennaio 2017, quando si registrò un +28% sul gennaio dell’anno precedente. Ciò nonostante, l’anno scorso si è chiuso con un debole +2,1% (a dati consolidati aggiornati), con una serie di esiti altalenanti, che nel corso dell’anno sono andati progressivamente scendendo fino a valori negativi.

Questo dimostra ancora una volta la “stagionalità” del mercato, legato fortemente alla disponibilità di risorse destinate agli investimenti da parte delle aziende di autotrasporto e sottolinea la necessità che per il 2018 siano resi effettivamente disponibili fin dal prossimo aprile i fondi previsti, nella quantità indicata, senza vuoti temporali nell’erogazione e senza distrazione di somme più o meno importanti verso altre destinazioni che non siano gli investimenti”.

“Abbiamo letto con grande interesse – prosegue Fenoglio – il “Manifesto per l’Italia delle competenze” lanciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda e dal segretario della CISL Marco Bentivogli, che cerca di riportare il mondo produttivo verso la posizione di protagonista nel nostro Paese, indicando i punti fondamentali per una nuova politica industriale”.

Noleggio, quarto anno di crescita – Il 2017 ha fatto ancora registrare numeri record per il noleggio auto. Quello appena passato è stato infatti il quarto anno consecutivo di crescita, con una cifra di immatricolazioni mai raggiunta prima: quasi 433mila (per la precisione 432.902), con una crescita del +18,2% rispetto al 2016. A rivelarlo sono le rilevazioni di Aniasa sui 12 mesi dello scorso anno.

I numeri di Aniasa rilevano una crescente componente di vendite nel canale delle auto aziendali, che ha superato la quota del 40%, mentre nel 2009 era solamente al 22%. Le registrazioni di auto nuove intestate alle società (società, noleggio e leasing) sono cresciute del +22,5% e hanno conquistato il 43,6% dell’intero mercato. A fronte delle vendite ai privati, che sono invece calate dell’1,8%. Ma sono state soprattutto le società che effettuano il noleggio a breve, medio e lungo termine ad aver fatto registrare le percentuali di crescita più significative, anche alla luce dei vantaggi fiscali legati al superammortamento: una crescita media del +18,6% da inizio anno.

A fronte della crescita del noleggio auto, nell’analisi del mercato auto 2017 è da segnalare la riduzione del canale dei privati che, con 1.121.085 unità, perde l’1,8%, con una quota del 56,4% (-5,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso), anche a causa del boom vissuto dalle km zero.

Aniasa sottolinea che è paritario il peso del noleggio e delle vendite alle società, entrambi in crescita a doppia cifra. In particolare l’incremento del noleggio auto è stato spinto sia dal noleggio a breve termine (+20,9%) che dal noleggio a lungo termine (+16,5%), che arrivano a rappresentare complessivamente il 21,8% del mercato (ben due punti percentuali in più rispetto al 2016).

Le statistiche dell’associazione sottolineano che il comparto noleggio a breve termine, a dicembre, ha registrato un aumento del 66%, mentre nel totale annuo la crescita è del 18,5% (il doppio della media del mercato nel suo complesso). L’incremento delle immatricolazioni a fine anno indica, nello specifico, un’anticipazione delle immatricolazioni previste per il 2018, probabilmente sulla base delle politiche di sconto delle Case. Evidenti saranno, per questa anticipazione, le conseguenze sulle immatricolazioni Rent a car del primo trimestre 2018.

Il noleggio a lungo termine, invece, si è confermato assoluto protagonista: +18,82% su base annua, anche se a dicembre ha chiuso in sostanziale pareggio (+1,15%).

Le vendite alle società, infine, segnano nell’anno un incremento del 27,5% con 434.483 vetture e una quota di mercato pari al 21,9%. In tale contesto incidono notevolmente le autoimmatricolazioni, senza il cui apporto il comparto registrebbe indici negativi.

 

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