Timbravano il cartellino e se ne andavano a casa, o provvedevano altri al posto loro i furbetti del cartellino all’ospedale Cardarelli di Napoli

Ci sono le prove delle telecamere, che mostrano dipendenti dell’ospedale Cardarelli  di Napoli mentre passavano il badge anche per i colleghi: la Procura di Napoli ha perciò notificato 62 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti, che dopo avere timbrato, abbandonavano il posto di lavoro. L’indagine condotta dal commissariato Arenella  è stata coordinata dal pm Giancarlo Novelli insieme con il procuratore Giovanni Mellilo. Si ipotizzano i reati di truffa e la violazione della cosiddetta “legge Brunetta”. I furbetti del cartellino ora rischiano il licenziamento in tronco.

Nei video si vede anche un ragazzino tra 12 e i 13 anni, che indossa un cappellino di colore scuro, figlio di una dipendente del Cardarelli, che “timbra” il badge per conto della madre, la quale, invece di andare a lavorare, quel giorno è rimasta a casa.

“Questi signori non hanno capito che la musica è cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato!”, afferma su Fb il ministro della Salute, Giulia Grillo. “Nessuna tolleranza coi farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e vengono meno ai loro doveri verso chi sta male. Fuori i disonesti dalla sanità”, conclude.

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