TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A: finalmente un campionato imprevedibile ed equilibrato dove tutto può succedere. Intanto salta la prima panchina, il Carpi esonera Castori

pallone-serie-a-638x425di Fabio Camillacci/

Dopo 6 giornate di campionato un dato emerge su tutti: quest’anno ognuna delle cosiddette “7 sorelle” ha l’opportunità di  vincere lo scudetto. L’attuale classifica è lo specchio di questa situazione. Dunque, come abbiamo già avuto modo di scrivere in passato: la Serie A 2015-2016 è dominata da un grande equilibrio, almeno per ora. Ricordiamo che le “7 sorelle” intendiamo: Juventus, Roma, Napoli, Inter, Fiorentina, Lazio e Milan. Scritte ovviamente in ordine di pronostico per la corsa al titolo perchè è chiaro che alla distanza i veri valori in campo verranno fuori. Intanto, però, si godono la vetta Fiorentina e Inter, mentre si godono i piani alti della classifica altre belle realtà del nostro calcio come il Torino: squadra molto interessante, un mix esplosivo di giovani e giocatori quello assemblato dall’ottimo mister Ventura col sostegno del presidente Cairo. Bene pure Sassuolo e Chievo. Insomma, con tutto questo equilibrio potrebbe essere finalmente la stagione trionfale di una “big” estranea al triangolo Juventus-Inter-Milan. Basta col binomio Torino (Juventus)-Milano che monopolizza il campionato dal 2001, cioè da quando a laurearsi campione d’Italia fu la Roma. Nel 2000 vinse la Lazio.

Le grandi al microscopio. A nostro giudizio Juventus e Roma restano le grandi favorite, nonostante la partenza ad handicap della Vecchia Signora e gli alti e bassi della squadra di Garcia. Siamo certi che quando recupereranno tutti gli infortunati, bianconeri e giallorossi torneranno grandi protagonisti. Un gradino sotto c’è il Napoli di Sarri. I partenopei hanno un attacco atomico, il più forte della Serie A; pertanto, se l’ex tecnico dell’Empoli riuscirà come ha già fatto nelle ultime uscite a sistemare difesa e centrocampo, gli azzurri possono andare molto lontano. L’Inter invece dopo la partenza a razzo è crollata al Meazza sotto i colpi di una gran bella Fiorentina: compagine solida e scoppiettante quella di Paulo Sousa. Comunque, nessuna sorpresa perchè appena la fortuna ha voltato le spalle a Mancini è arrivata la mazzata. Da segnalare poi che i nerazzurri sono caduti quando si sono trovati davanti una squadra competitiva. La “Beneamata” (come amava chiamarla il grande Gianni Brera) ha però un’ottima rosa per riprendere il cammino e arrivare tra le prime tre. Ricordiamo poi che l’Inter non fa le Coppe Europee e questo è un bel vantaggio rispetto alle altre. Da valutare meglio Lazio e Milan: biancocelesti e rossoneri non convincono appieno e soprattutto per competere al vertice della classifica dovranno avere più continuità.

Frosinone, prima gioia. Carpi: via Castori. Il 6° turno in versione “spezzatino” è stato completato dai due posticipi del lunedi. Allo stadio “Matusa” serata storica per il Frosinone che grazie a una doppietta di Dionisi centra la prima vittoria in Serie A. Empoli battuto e agganciato in classifica dai ciociari a 4 punti. Mentre la “manita” rimediata all’Olimpico contro la Roma costa la panchina a Fabrizio Castori: il patron del Carpi Bonacini dopo un vertice societario ha infatti deciso di licenziare il tecnico protagonista della storica promozione. Si tratta del primo esonero stagionale nel massimo campionato. In pole per sostituire Castori c’è l’ex allenatore di Chievo, Palermo e Catania Giuseppe Sannino. Infine, “Mondy Night” nel segno bergamasco: Atalanta-Sampdoria 2-1. Un’autorete e un gol di Denis spianano la strada agli orobici tarpando le ali ai blucerchiati di Zenga. Il campionato dunque si conferma pazzo: tutto può succedere da qui a maggio.

 

 

 

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