TEMPI SUPPLEMENTARI/ Campionato, grande equilibrio e caos Var: in vetta 4 squadre in 3 punti. Reazione Juventus, Roma e Lazio in crescita, Milan sempre più giù

di FABIO CAMILLACCI/ E’ un gran bel campionato, un campionato avvincente ed equilibrato soprattutto nei quartieri alti della classifica: almeno così è se vi pare dopo le prime 9 giornate. Un campionato dove al momento non c’è un dominatore assoluto. Il Napoli pareggiando nell’anticipo di lusso contro l’Inter al San Paolo, si conferma capolista, ma, palesa problemi di stanchezza alla luce di una rosa corta. Il Napoli infatti non ha 22 titolari come Juventus e Roma; e questo alla lunga è un aspetto che potrebbe pesare sulle aspirazioni tricolore dei partenopei. La squadra di Sarri continua a giocare il più bel calcio d’Italia, ma, il trittico Roma-City-Inter ha evidenziato le lacune di cui sopra: inevitabile la stanchezza col doppio impegno campionato-Champions League. Gli azzurri inoltre non sono più il miglior attacco della Serie A, fermi a 26 con la Juve che sale a 27; sono la miglior difesa, appena 5 reti incassate, come Inter e Roma. E con la vittoria della bella Lazio di Simone Inzaghi (3-0 al Cagliari nel posticipo), l’alta classifica si fa molto interessante: Napoli 25 punti, Inter 23, Juventus e Lazio 22. Cioè 4 squadre in 3 punti. Poi c’è anche la Roma a quota 18 e con una gara da recuperare. Cannonieri: un’altra doppietta per il laziale Immobile che ora guida con 13 centri.

Pazza Juve a Udine: arbitro e Var in tilt. Alla Dacia Arena va in scena una partita rocambolesca: la spuntano i bianconeri torinesi battendo i bianconeri dell’Udinese. Ma la compagine friulana di Delneri fa soffrire la Vecchia Signora penalizzata dall’espulsione di Mandzukic per doppia ammonizione. Follia di “Super Mario” al 26′ con la Juve in vantaggio per 2-1 Juve: primo giallo per scintille con Adnan, proteste reiterate del croato e l’arbitro Doveri estrae il secondo giallo. Ma era stata l’Udinese a passare in vantaggio dopo soli 8 minuti con Perica. Nella ripresa, Var, arbitro e assistenti in confusione: convalidata la rete del pari friulano, nonostante una posizione di fuorigioco. Ribadiamo il concetto: in molti i casi nemmeno la tecnologia aiuta a dirimere la matassa. E le polemiche anziché sparire, raddoppiano. Rugani, Khedira (splendida tripletta per il tedesco) e Pjanic mettono tutti d’accordo e i campioni d’Italia passano per 6-2. Due annotazioni: Juve macchina da gol ma sempre molto fragile in difesa.

Bomba Kolarov e la Roma va. Come a Londra contro il Chelsea in Champions, è ancora una volta il serbo a suonare la carica in casa giallorossa. Coi “Blues” un siluro per riaprire il match, oggi, all’Olimpico Grande Torino, un missile per regalare tre punti pesanti alla squadra di Di Francesco in una gara bloccata e complicata. Roma un po’ stanca per le fatiche di coppa e sempre alle prese con tanti infortuni di reparto: Manolas e Fazio out e coppia centrale da inventare con due mancini come Juan Jesus e Moreno. L’eroe di Stamford Bridge Edin Dzeko, spento perché debilitato da un virus influenzale notturno. E allora ci pensa Kolarov come a Bergamo contro l’Atalanta alla prima di campionato (nella foto: la punizione vincente di Kolarov). Non solo gol dal terzino mancino, anche tanta qualità e personalità in campo e fuori. Un autentico “top-player” del ruolo, è proprio il caso di dirlo.

Milan, un’altra stecca casalinga e Montella rimane sulla graticola. Milan-Genoa finisce 0-0, con capitan Bonucci espulso nel primo tempo per una vergognosa gomitata rilevata dal Var. L’Aeroplanino non decolla, i rossoneri hanno 6 punti in meno dell’anno scorso e sono tristemente parcheggiati nella parte destra della classifica, con la zona Champions lontana e le vittorie che non arrivano più. Certo, stavolta c’è l’attenuante della prematura espulsione di Bonucci. Montella, lo ribadiamo, al momento non rischia l’esonero solo per mancanza di alternative, anche se nelle ultime ore crescono le azioni di Mazzarri e Paulo Sousa. Al termine della sfida col Genoa però l’allenatore del Milan attacca l’uso della moviola in campo dicendo: “Io mi gioco la carriera su partite così: questo non è campo, è tv. La Var mi sta facendo perdere la pazienza. Lo stesso Bonucci è rimasto sorpreso, cercava di liberarsi in area in una situazione offensiva, non stava guardando l’avversario: lo prende, sì, ma credo che non volesse commettere una scorrettezza, si stava posizionando, sapete quanti gol ho segnato io in situazioni del genere? Le situazioni di campo non possono diventare televisive, la Var andrebbe rimodulata. Io penso che se Bonucci non avesse causato una ferita all’avversario, non sarebbe stato espulso. Leonardo era dispiaciuto, lo ha detto a tutti, purtroppo sta succedendo di tutto, stiamo pagando ogni cosa”. Le polemiche montelliane sulla Var proseguono anche sul presunto rigore su Kalinic: “Se c’era rigore? Giacomelli è stato molto attento, chiedete a lui e alla Var se era fallo…”. Aeroplanino nervoso e sempre più in confusione, come i suoi dirigenti Fassone e Mirabelli: la strana coppia.

Le altre: il derby di Verona se lo aggiudica il Chievo. Ormai la compagine clivense guidata da Maran non sorprende più e fa sua anche la stracittadina con l’Hellas penalizzata dall’orribile prestazione del suo centrocampista Zuculini: l’argentino prima causa un rigore poi si fa espellere (espulsione forse esagerata ma giusta a norma di regolamento) lasciando i suoi in 10 dal 40′ del primo tempo. Un derby di Verona comunque bellissimo e ricco di emozioni: lo decide l’eterno Pellissier firmando il 3-2 definitivo. Chievo 7° in classifica, Sampdoria 6° dopo il 5-0 al Crotone nell’anticipo del sabato. Prosegue la rimonta della Fiorentina che passa in scioltezza (3-0) sul campo del derelitto Benevento. Clamoroso record negativo per i giallorossi campani: 9 sconfitte nelle prime 9 giornate, non era mai accaduto a nessuna squadra nella storia della Serie A. Domanda per patron Vigorito: è ancora il caso di andare avanti con mister Baroni? Forse sì, o forse no visto che questo vergognoso inizio di stagione del Benevento non è tutta colpa del tecnico; anche la società è responsabile perché non ha messo a disposizione di Baroni una squadra degna del massimo campionato. Boccata d’ossigeno per il Sassuolo che passa a Ferrara contro la Spal vincendo un altro derby emiliano di questa Serie A. Ritrova la vittoria anche l’Atalanta che regola il Bologna dell’ex atalantino Donadoni con una rete di Cornelius: interessante attaccante danese che segna un gol ogni ora di gioco, 2 reti in 120 minuti giocati. Sul fronte salvezza possiamo dire questo: Benevento già spacciato, per evitare gli altri due posti che portano in B lotteranno Sassuolo,Udinese, Cagliari, Genoa, Crotone, Verona e Spal. E da martedi si torna in campo con Inter-Sampdoria per il turno infrasettimanale valido per la 10° giornata: mercoledi tutte le altre partite. Buon campionato.

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