PAURA A MILANO/ Un grattacielo alla periferia della città divorato dalle fiamme. Tutte in salvo le 70 famiglie residenti. Un inquilino del palazzo di 15 piani: “Pannelli ignifughi sciolti come burro dal fuoco”

Un grosso incendio ha devastato a Milano un palazzo di 15 piani nella periferia sud della città. Sembra che i vigili del fuoco siano riusciti a mettere in salvo tutti gli inquilini dell’edificio, che ospitava settanta famiglie. Almeno venti le persone intossicate. E’ accaduto nel pomeriggio di domenica 29 agosto. A prendere fuoco sarebbe stato prima un appartamento all’ultimo piano del palazzo, poi le fiamme si sono propagate lungo la parte sinistra, consumando l’edificio fino a mostrarne l’ossatura.

Sono in corso i controlli per capire se e quanti residenti siano ancora all’interno del palazzo che si trova in via Antonini. Il grattacielo soprannominato “Torre del Moro” che comprende due numeri civici, il 32 e il 34, in pochi minuti si è trasformato in una torcia di fuoco e fumo. Le autorità, dalla Protezione civile alla Polizia Locale, stanno raccogliendo i nomi dei residenti presenti in strada nel tentativo di capire se possano esserci ancora persone all’interno. Al momento non è possibile stabilire se tutte le persone abbiano lasciato l’edificio.

Le drammatiche testimonianze. Una donna ha detto: “Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via. Non pensavo fosse così grave. I vigili del fuoco mi hanno detto che il fuoco sarebbe partito dall’altro lato del mio piano, dove vive un ragazzo. Mi sembra che anche lui sia riuscito a mettersi in salvo”. Un altro residente del condominio ha raccontato: “Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come fossero burro. Saranno i tecnici a fare una verifica, ma ricordo perfettamente che ci avevano detto che quei pannelli erano resistenti al fuoco”.

Il grattacielo fa parte di un complesso di recente realizzazione che ospita anche uffici, ristoranti e negozi. Il palazzo raggiunge i 60 metri di altezza ed è ispirato alla chiglia di una nave. E’ composto di lastre autoportanti di polistirene che si sono consumate rapidamente, lasciando scoperta la struttura.

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