Ma i talk show non hanno altro di cui occuparsi, oltre che degli “scoop” di Landini ?

di ENNIO SIMEONE Da giorni i talk show d’ogni canale televisivo italiano continuano da giorni a trasmettere con martellante ripetitività (ma anche con insopportabile stupidità) le immagini, girate a Palermo 5 anni fa, fornite loro da quel campione di genialità politica che risponde al nome del ministro leghista degli Esteri,  Matteo Salvini – nel quale si vede un gruppo di persone, tra cui la magistrata Jolanda Apostolico (foto), che ha emesso pochi giorni fa un provvedimento che boccia una delle norme anti-immigrati più stupide varate dal governo presieduto (tra un viaggio e l’altro per le sue missioni in giro per il mondo) da Giorgia Meloni esibendo il suo inesauribile guardaroba di abiti multicolori illuminati da sgargianti bottoni metallici.

Perché tanta insistenza nel riproporre quel vecchio filmato (girato 5 anni fa, a quanto pare, da un poliziotto e regalato in questi giorni al ministro Salvini)?

Semplice: per poter suffragare, con una prova… inconfutabile, che quella magistrata ben 5 anni fa (quando nessuno immaginava che l’Italia avrebbe avuto nel 2022 un governo di destra, presieduto dalla geniale signora Meloni, che avrebbe studiato e approvato, per fermare l’ondata migratoria, dei recinti ove alloggiare per un lungo periodo … persino a pagamento!…)  i migranti maggiorenni fintamente dichiaratisi minorenni e poi rispedirli al loro paese d’origine. 

Ma c’è un piccolo particolare, osservando il filmato “rivelatore” esibito da quel genio di Salvini: tra le persone che erano state filmate 5 anni fa si vede effettivamente la dottoressa Arciverscovo, che però si limita a guardarsi intorno senza mai aprir bocca, con l’aria incuriosita, come se cercasse semplicemente di capire chi erano le persone radunatesi e perché si trovavano lì. 

Nè lei, per tutta la durata del filmato, apre bocca. Di che cosa, dunque, la si può accusare? Di nulla. Quel filmato, insomma, è la migliore prova che non la si può accusare di un bel nulla. Infatti in Italia ancora non è reato, neanche per un magistrato, curiosare con lo sguardo se viene a trovarsi in strada tra altri passanti.

 E’ reato, invece, accusarla ingiustamente di voler approfittare di un assembramento per commettere o per avallare un presunto illecito. Peccato che il ministro non sia imputabile: quando ha ideato questa messa in scena non era, probabilmente, in grado di intendere e di volere.

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