FINE DI UNA BRUTTA STORIA/ Il campione di tennis Novak Djokovic non in regola con le norme anti-covid, è stato espulso dall’Australia. Niente Open di Melbourne per il serbo

Djokovic diretto verso l’aeroporto per partire alla volta di Dibai (foto Epa di Jamer Ross)

La telenovela australiana del 9 volte campione mondiale di tennis serbo Novak Djokovic si è conclusa con l’espulsione del tennista serbo dall’Australia (e quindi, ovviamente, il divieto di partecipare al torneo internazionale “Australian open”) e la sua partenza per Dubai. L’Atp, l’associazione che riunisce i giocatori professionisti del tennis maschile di tutto il mondo, dopo che la Corte federale ha respinto il suo ricorso contro l’annullamento del visto per essere entrato nel paese senza essere in regola con la vaccinazione anti-covid sottolinea che “le decisioni dei tribunali in materia di salute pubblica devono essere rispettate” ma che “l’assenza (di Djokovic) agli Australian Open è una sconfitta per il tennis”.

Il governo australiano si è detto soddisfatto della decisione della Corte federale.  “Accolgo con favore la decisione di mantenere forti i nostri confini e proteggere gli australiani”, ha detto il premier Scott Morrison. “Questa decisione è stata presa per motivi di salute, sicurezza e buon ordine, in quanto ciò era nell’interesse pubblico. Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto”, ha aggiunto.

Per il presidente serbo Aleksandar Vucic, Novak Djokovic può tornare a testa alta nel suo Paese. In dichiarazioni alla stampa dopo il decreto di espulsione del campione dall’Australia, Vucic ha detto di aver parlato con il tennista e di avergli detto che tutti lo aspettano in Serbia, tutti attendono che torni nel suo Paese dove è sempre il benvenuto. “Quelli che pensano di aver affermato dei principi hanno dimostrato di non avere principi. Hanno maltrattato un tennista per dieci giorni per poi prendere una decisione che conoscevano dal primo giorno”, ha detto il presidente serbo.

Sarà l’italiano Salvatore Caruso, 28 anni, di Avola (Siracusa) a giocare al primo turno degli Australian Open al posto di Novak Djokovic dopo che la Corte Federale ha respinto all’unanimità l’appello presentato dagli avvocati del campione serbo contro il ritiro del visto. Caruso, dunque, è il cosiddetto ‘lucky loser’ cioè è stato ripescato dall’Atp per giocare al primo turno della competizione al posto del tennista serbo, numero 1 al mondo. Caruso (n. 150 del mondo) ha così commentato il suo ripescaggio a Sky sport: Non ho seguito molto la vicenda Djokovic, sono qui per giocare a tennis. Diciamo che sono diventato il lucky loser più famoso della storia…“. Infatti, secondo le regole del Grande Slam, un ‘lucky loser’ (giocatore eliminato nell’ultimo turno di qualificazione, ndr) prenderà la posizione della testa di serie n.1, come ha precisato la Federtennis australiana.

Caruso affronterà quindi Miomir Kecmanovic (n. 78). Con il tennista siciliano sono 10 gli italiani impegnati nel primo Slam del 2022. “Onestamente fra tennisti non si è parlato troppo della vicenda Nole. Qui ci giochiamo uno slam e siamo concentrati sul nostro lavoro – ha aggiunto – Per lui è una brutta botta, ma è un grandissimo campione e credo che col tempo troverà la forza per superare anche questo momento di difficoltà”.

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