Il CdM ha varato in via definitiva la riforma del pubblico impiego targata Madia. Tra le novità, che viaggiano su due decreti, le assunzioni ‘extra’ per i precari, un codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le visite fiscali e il riordino della valutazione. Gli effetti di una ‘pagella negativa’ saranno determinati su un doppio binario: il lato economico spetta al contratto, quello disciplinare (che dopo 3anni può portare al licenziamento) all’amministrazione, in base al piano delle performance.
“Dal primo settembre” ci sarà un polo unico per le visite fiscali, con le competenze sui controlli che passeranno dalle Asl all’Inps, omologando il settore pubblico a quello privato, ha spiegato la ministra della P.A, Marianna Madia, al termine del Cdm, parlando dei controlli sulle assenze per malattia.
Per i licenziamenti, il tempo massimo per concludere l’azione disciplinare viene riportato a 120 giorni, come è già oggi. La precedente versione del decreto invece limitava i giorni a 90. Ora però i termini diventano “perentori”, ovvero non si possono superare. Resta fermo che i casi di illeciti colti in flagranza, come per i ‘furbetti del cartellino’, l’azione per il licenziamento deve concludersi in 30 giorni.
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