Il Senato ha concesso al Tribunale dei Ministri l’autorizzazione a giudicare Salvini per i rifiuto di far attraccare la nave italiana “Gregoretti” con 131 migranti naufraghi a bordo “per difendere…i confini della Patria”

Salvini confabula con la senatrice e avvocato Giulia Bongirono (Foto LaPresse di Roberto Monaldo) 

Il Senato ha dato l’autorizzazione al Tribunale dei Ministri a processare il senatore (e capo della Lega) Matteo Salvini per l’ipotesi di reato di sequestro di persona, avendo tenuto, nel luglio scorso (quando era ancora ministro dell’Interno), per 4 giorni e 4 notti sulla nave della Guardia Costiera italiana “Gregoretti” 131 migranti tratti in salvo nelle acque del Mediterraneo  dopo un naufragio seguito alla fuga dalle coste libiche. La motivazione addotta allora da Salvini e confermata oggi in una orazione a sua difesa: “Difendere i confini della Patria” (….da una nave militare italiana).

A favore dell’autorizzazione hanno votato i senatori appartenenti ai gruppi che sostengono la maggioranza, contro l’autorizzazione hanno votato i senatori di Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre i senatori della Lega, ubbidendo ad una esplicita direttiva dello stesso leader, si sono astenuti uscendo dall’aula al momento del voto. Il commento di Salvini è stato il seguente:  “Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l’Italia“.

All’ex ministro dell’Interno il Tribunale del Ministri contesta l’ipotesi di sequestro di persona per i 131 migranti trattenuti per 4 giorni sulla nave militare prima dello sbarco ad Augusta, che avvenne il 31 luglio 2019.

Il capo provvisorio del M5s Attacca il M5s, Vito Crimi, commenta così: “Da mesi il capo della Lega vive in uno stato confusionale, è evidente – scrive sul blog delle Stelle Vito Crimi in un post – . Basta ricostruire le sue dichiarazioni: prima rivendica di essere stato lui a decidere sul caso Gregoretti, poi grida al complotto, affermando che si è trattato di un’azione promossa da tutto il governo. Prima dice di volersi far processare, poi non vuole più, poi vuole di nuovo. Ha cambiato idea talmente tante volte che è impossibile capire come la pensi veramente“.

E infatti Salvini ha continuato a fare il martire anche dopo il voto del Senato, che – sia ben chiaro – non ha emesso una condanna per l’ex ministro dell’Interno, ma ha solo dato l’autorizzazione all’Autorità Giudiziaria – essendo lui coperto dall’immunità parlamentare – a giudicarne l’operato in quella circostanza per stabilire se il suo rifiuto di far attraccare la nave militare italiana in un porto italiano fu legittimo oppure no.

Tutto il resto è pura sceneggiata.

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