Gli inglesi hanno dato la maggioranza assoluta a Johnson, che potrà attuare la Brexit vincendo, secondo gli exit poll, sul laburista Corbyn per 368 a 191

Il voto delle elezioni britanniche, secondo l’exit poll di Ipsos Mori diffuso dalla Bbc, assicurerà nella prossima Camera dei Comuni una larga maggioranza assoluta al premier Johnson, che potrà portare formalmente il Regno Unito fuori dall’Unione Europea il 31 gennaio. Secondo questi dati, il partito conservatore incasserà 368 seggi su 650, mentre al Labour di Jeremy Corbyn ne vengono attribuiti solo 191 (peggio delle attese) e all’intero fronte sostenitore di un nuovo referendum 260 seggi circa.

Il risultato laburista segnalato dagli exit poll (191 seggi) è da considerarsi un tracollo per il partito guidato da Jeremy Corbyn. Deludenti anche i numeri attribuiti ai Lib-Dem, che otterrebbero soltanto 13 seggi, mentre 55 seggi andrebbero agli indipendentisti scozzesi (Snp). In base a questi dati la nuova formazione guidata da Nigel Farage, il Brexit Party, non registra alcun seggio. In particolare il risultato del Labour è il peggiore dal 1935. Il politologo Michael Thrasher afferma che Corbyn sarà ricordato tra “i peggiori leader laburisti della storia”. Il cancelliere dello Scacchiere ombra, John McDonnell, braccio destro di Corbyn, rinvia da parte sua le decisioni su eventuali dimissioni ai risultati ufficiali. Ma ammette che il voto “è stato dominato dalla Brexit”.

Sterlina in immediato rialzo su dollaro ed euro dopo il netto exit poll che indica il trionfo dei Tory di Boris Johnson alle elezioni britanniche. Risultato che mette fine alle incertezze sulla Brexit e allontana l’ombra del Labour a trazione socialista di Jeremy Corbyn, temuto dai mercati e nel mondo del grande business per il suo programma radicale in politica economica e sociale. La divisa britannica guadagna l’1,85% sul dollaro e l’1.09 sull’euro.

 

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