Il tribunale dei minori di Brescia ha tolto i figli ad una donna di 46 anni che aveva preso parte ad un film hard girato in casa sua e pubblicato in rete. Un porno amatoriale realizzato in un paese della provincia, e che aveva scatenato polemiche soprattutto per la prima scena, in cui si vede una donna che esce da una scuola materna pubblica del paese.
“L’uso della casa coniugale per girare filmati pornografici – hanno stabilito i giudici che giovedì scorso hanno disposto l’allontanamento dei figli dalla madre – rappresenta un pregiudizio gravissimo alla dignità morale dei ragazzi”.
Lei si difende. “Ho sbagliato, ma l’ho fatto perché avevo bisogno di soldi. Troppe spese da sostenere e il mio ex marito non contribuiva. Ho preso i soldi e pagato bollette e cartelle di Equitalia, è tutto documentato”.
“Chiederemo la revoca del provvedimento” assicura l’avvocato del Foro di Brescia Carlo Beltrani, legale della donna.
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