Crolla un viadotto della “Autostrada dei fiori” tra Savona e Torino. Drammatiche testimonianze. Voragine sulla Torino-Piaceza. Gravi danni anche al Sud

Un tratto di viadotto dell’Austostrada A6 (l'”Autostrada dei fiori”) tra Torino e Savona è crollato: una trentina di metri  di autostrada tra l’innesto con la A10 e Altare in direzione Torino.. Da una prima verifica dei vigili del fuoco sembra che il crollo non abbia coinvolto persone. Ora l’autostrada è interrotta tra Savona e Altare, in direzione Torino. A scopo precauzionale il traffico è stato provvisoriamente interrotto anche nel tratto opposto, in direzione Savona. In base a una prima analisi, ancora tutta da confermare, potrebbe esserci una connessione tra l’accaduto e una frana che si era riversata parzialmente

Per le forti piogge ha ceduto un tratto di montagna, che si è portata via una trentina di metri del viadotto

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone si sono recati in Prefettura a Savona per seguire gli sviluppi degli accertamenti. Da quanto si apprende, è crollata una porzione di circa 30 metri del viadotto della autostrada, a circa un chilometro e mezzo da Savona, all’altezza dell’abitato di Madonna del Monte. Al momento non si può confermare né smentire se ci fossero auto in transito al momento del crollo. Da Genova è partito un elicottero del servizio 118 per perlustrare la zona.

«Al momento non c’è evidenza di mezzi coinvolti nel crollo del viadotto», ha detto il prefetto di Savona. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha detto: «E’ l’ennesima tragedia che colpisce la Liguria, ma a prima vista non ci sono auto che si possono vedere in superficie. La frana però ha travolto i pilastri ed è molto profonda, non si può del tutto escludere che qualche auto sia stata trascinata dal mare di fango».

«Stiamo lavorando a stretto contatto con le regioni per mettere in sicurezza il territorio ma è una corsa contro il tempo», ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «La grave condizione di queste ore – spiega – è il frutto di due emergenze, quella climatica e quella della fragilità del nostro Paese: il 79% del territorio è a rischio per esondazioni, frane e dissesto idrogeologico. A questo dobbiamo pensare e questo dobbiamo avere come orizzonte delle azioni di governo».

TESTIMONI TERRORIZZATI – «Ero in fase di sorpasso, ho visto una persona che si sbracciava e ho pensato avesse qualche malore. Poi mi sono voltato e ho visto tutto nero, il viadotto non c’era più». Questa la testimonianza riferita all’ANSA da Daniele Cassol, vigilante 56enne riuscito a fermarsi a pochi metri dall’orlo del baratro sulla Torino-Savona. «Dietro di me – dice ancora -arrivava anche un pullman con decine di persone. Per fortuna siamo riusciti a fermarlo». Altri testimoni, invece, raccontano di aver sentito “un botto”. «Abbiamo visto il ponte dell’autostrada che non c’era più – dicono -. Ovviamente abbiamo pensato subito ad un nuovo ponte Morandi».

La voragine di una decina di metri apertasi  sull’autostrada A21 Torino-Piacenza, tra Asti e Villanova (foto Ufficios stampa Polizia Stradale)

VORAGINE SULLA TORINO-PIACENZAUna voragine di una decina di metri si è aperta questa sera sull’autostrada A21 Torino – Piacenza, tra Asti e Villanova. Un’auto in transito in quel momento è riuscita ad evitarla per un soffio. La polizia stradale ha bloccato il traffico. Il terreno, secondo una prima ricostruzione, è sprofondato a causa della pioggia incessante che da giorni si sta abbattendo su tutto il Piemonte.

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