CHAMPIONS E DINTORNI/ La Juventus tra le magnifiche 8 d’Europa. Euro leggenda Leicester: anche l’ex squadra di Ranieri è nei quarti. I fatti di Juve-Milan: tanto rumore per nulla, nessuna stangata per i rossoneri

di FABIO CAMILLACCI/ La Juventus archivia senza problemi il match di ritorno col Porto e vola ai quarti di finale di Champions League. Il mancato rinvio di Evra che l’anno scorso costò ai bianconeri l’eliminazione contro il Bayern Monaco è cancellato. L’obiettivo di Madama adesso è bissare quanto fatto nel 2015: centrare la finalissima di Cardiff. La strada è ancora lunga ma come ha detto giustamente Allegri, questa Juve può giocarsela alla pari con le grandi d’Europa. Venerdi in occasione del sorteggio per i quarti, conosceremo il prossimo avversario della Vecchia Signora. Sappiamo che da sempre in occasione dei sorteggi (come sul campo), la Juve è baciata della fortuna. E magari potrebbe pescare la “cenerentola” Leicester; anche se stasera l’ex squadra di Ranieri ha stupito tutti ribaltando l’1-2 di Siviglia con un netto 2-0 in Inghilterra. Euro leggenda dunque dopo il miracolo sportivo dell’anno scorso in Premier League col tecnico romano in panchina. Però va detto che dopo l’esonero di Ranieri il Leicester è rinato. Come mai? Segno evidente che la squadra giocava contro l’allenatore.

Torino: al 40′ l’episodio che decide match e qualificazione. La Juventus batte 1-0 un Porto penalizzato ancora una volta da un’espulsione precoce. Per i lusitani: secondo rosso nelle due sfide con i bianconeri. Minuto 40: Maxi Pereira respinge col braccio un tiro di Higuain praticamente sulla linea di porta, rigore ed espulsione per il calciatore portoghese. Dal dischetto, Dybala trasforma ed esulta esibendo l’ormai famosa “Dybala mask”, che simboleggia la maschera di un gladiatore (nella foto: Dybala con Dani Alves che esulta con la “Dybala mask”). Fino a quel momento la Juventus aveva dominato la gara senza rischiare nulla. Squadra veramente modesta il Porto. Ennesima conferma che la Roma in estate gettò letteralmente alle ortiche l’accesso alla fase a gironi di Champions League perdendo 3-0 in casa col Porto, dopo l’1-1 in terra lusitana. A differenza della doppia sfida con la Juve, contro i giallorossi furono i portoghesi a beneficiare delle follie romaniste: a Oporto, rosso per Vermaelen, a Roma espulsioni per De Rossi e Emerson.

I fatti di Juventus-Milan. Tanto rumore per nulla. Spogliatoio devastato e imbrattato? Furia rossonera al termine del match? Evidentemente non c’è stato nulla, o quasi. Nessuna stangata infatti per il Milan dopo il turbolento post-partita della gara di campionato contro i bianconeri. Il giudice sportivo, letto il referto dell’arbitro Massa, ha deciso di squalificare soltanto l’attaccante colombiano Bacca per una sola giornata. Nel dispositivo firmato da Gerardo Mastrandrea si legge che Bacca paga con un turno di stop “per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, già sostituito ed in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un Arbitro Addizionale, avvicinandosi con atteggiamento aggressivo nei confronti del medesimo, finché non veniva trattenuto ed allontanato a forza dai dirigenti e dall’allenatore della propria squadra”. Per questo, l’attaccante rossonero ha rimediato anche un’ammenda di 10.000 euro. Squalificati per una giornata anche i rossoneri Romagnoli (già diffidato e ammonito) e Sosa (espulso). Tutti e tre salteranno Milan-Genoa, anticipo della 29° giornata, in programma sabato alle 20.45 a San Siro.

Praticamente “assolti” anche i dirigenti rossoneri. Semplice ammonizione con diffida sia per Adriano Galliani, che per Rocco Maiorino “per avere rivolto, al termine della gara, nell’area antistante gli spogliatoi, frasi offensive nei confronti dei tesserati della squadra avversaria”. Mentre la società Milan sarà costretta a pagare un’ammenda di 5.000 euro “per avere omesso di impedire l’ingresso nel recinto di giuoco di un dirigente non inserito nella distinta di gara”. Insomma, possiamo concludere scrivendo questo: al Milan, dopo il danno per l’arbitraggio di Massa, gli hanno risparmiato la beffa. Ma, rispetto a quanto visto, detto e scritto da chi venerdi scorso era allo Juventus Stadium, arbitri e giudici se la sono cavata col classico motto processuale all’italiana: tutti colpevoli, nessun colpevole.

Commenta per primo

Lascia un commento