CAMPIONATO/ La Serie A riparte nel segno dell’Inter campione d’Italia: poker al Genoa. Atalanta: Piccoli segnali positivi. Nei primi anticipi vittorie anche per Lazio e Sassuolo

di FABIO CAMILLACCI/ Bentornato campionato. Si riparte: la Serie A 2021-2022 è scattata con 4 anticipi. Vincono 3 delle 7 “sorelle” impegnate: l’Inter campione d’Italia al Meazza liquida con un 4-0 il Genoa, la Lazio di Maurizio Sarri passa per 3-1 a Empoli e l’Atalanta vince 2-1 in casa del Torino. Completa il quadro il 3-2 con cui il Sassuolo espugna il Bentegodi di Verona.

La grande novità di questa stagione è il ritorno del pubblico sugli spalti, anche se in percentuale ridotta rispetto alla capienza degli impianti. Ma è già qualcosa dopo gli stadi vuoti e il conseguente “effetto acquario” causato dalla pandemia. Nonostante le pesanti cessioni di Lukaku e Hakimi e l’addio di Antonio Conte, l’Inter di Simone Inzaghi con lo scudetto sul petto conferma di essere una delle squadre da battere.

Tra i nerazzurri a segno due nuovi acquisti. L’ex milanista Calhanoglu e l’ex romanista Dzeko figurano tra i marcatori interisti insieme a Skriniar e a un redivivo Vidal. Male, anzi malissimo, il Genoa: se patron Preziosi non riuscirà a rinforzare la squadra entro il 31 agosto, data di chiusura del mercato estivo, sarà difficilissimo centrare la salvezza alla luce della pochezza dell’organico rossoblu.

Stesso discorso per l’Empoli di Andreazzoli. Dopo il vantaggio firmato Bandinelli al 4′, i toscani si sono sciolti come neve al sole d’agosto e la Lazio ha potuto calare il suo tris vincente con Milinkovic-Savic, Lazzari e il solito Immobile bravo a trasformare il solito rigore che gli arbitri da tempo non negano mai alla compagine di Lotito.

Piccoli lancia la Dea a Torino. Segnali importanti per Gasperini: arriva infatti al 93′ il gol vittoria dell’Atalanta in casa del Toro. Lo segna il 20enne attaccante Roberto Piccoli, ennesimo prodotto del vivaio bergamasco. Ribadiamo un concetto espresso in passato: se i nerazzurri riusciranno a mantenere un’andatura costante durante il campionato, potranno puntare allo scudetto e diventare il Leicester d’Italia. Sul taccuino anche il vantaggio di Muriel e il pari di Belotti.

Sassuolo: da De Zerbi a Dionisi il prodotto non cambia. Buona la prima per i neroverdi che mandano subito in crisi l’Hellas di Di Francesco. E mentre il cambio di panchina ha lasciato apparentemente immutate le cose nel Sassuolo, in casa Verona la sostituzione di Juric con l’ex allenatore di Roma, Cagliari e Sampdoria ha già prodotto i primi effetti negativi. I veneti pagano però l’espulsione di Veloso in chiusura di primo tempo. Il promettente Raspadori, Djuricic e Traorè firmano la vittoria degli emiliani. Di Zaccagni su rigore la rete dei padroni di casa.

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