ALL’INFERNO E RITORNO/ Dai Dilettanti alla Serie B in due anni: la rinascita del Parma Calcio è servita. I Ducali nella finale playoff di Lega Pro stendono l’Alessandria: ennesima delusione per i “grigi” piemontesi

di FABIO CAMILLACCI/ All’inferno e ritorno. Si attaglia perfettamente alla storia del Parma Calcio 1913, il titolo del film del 1955 basato sull’autobiografia di  Audie Murphy, il soldato più decorato degli Stati Uniti d’America. Il club emiliano nel giro di due anni è passato dal fallimento al ritorno in Serie B. Rinascita gialloblù. Non è stato certo facile ripartire dai Dilettanti per una squadra che in un decennio, tra il 1992 e il 2002, entrò di diritto tra le grandi del calcio italiano vincendo 3 Coppe Italia, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa italiana, senza dimenticare gli ottimi piazzamenti in campionato. Dopo 2 stagioni dunque, tifosi, città, giocatori, allenatori e dirigenti ducali possono festeggiare: a Firenze Alessandria battuta nella finale dei playoff di Lega Pro. Due stagioni: due come le reti realizzate ai piemontesi. Due, come le promozioni consecutive. Con l’ultima che rappresenta il trampolino di lancio per tornare a guardare in alto senza complessi di inferiorità. Non c’è due senza tre si dice: infatti ora il Parma vuole riprendersi la Serie A (nella foto: il tweet del Parma Calcio per celebrare il ritorno in B e guardare avanti).

Parma: il coronamento di un sogno arriva al termine di un viaggio lungo e periglioso. Un viaggio cominciato il 5 settembre 2015, ad Arzignano. In quell’inferno del calcio dilettantesco e con una Serie D da affrontare, il Parma si è fatto una promessa: tornare grande e alla svelta. Meno di due anni dopo, il Parma brinda alla conquista di una Serie B voluta, sognata, aspettata. Grande festa in campo e sugli spalti della “Curva Ferrovia” del Franchi. Caroselli di auto in città al fischio finale della finale playoff. Parma, è qui la festa? Si, e la festa può cominciare.

La finale playoff all’Artemio Franchi di Firenze: Alessandria, un’altra delusione. Complimenti al Parma che s’impone per 2-0, l’Alessandria, però, perde, l’ennesima grande occasionene dopo aver gettato alle ortiche una promozione diretta nel girone A dell’ex Serie C. “I Grigi” infatti in campionato hanno dilapidato un vantaggio importante facendosi superare dalla Cremonese all’ultimo respiro dopo aver comandato per 34 giornate su 38. Ora, la cavalcata playoff che si spegne nel bollente pomeriggio di Firenze, di fronte a una squadra che semplicemente ne ha di più: fisicamente e mentalmente. I maligni dicono che l’Alessandria ha voluto fare solo scena consapevole di non voler salire in B. Quindi, per restare in tema cinematografico, da “All’inferno e ritorno” del Parma a “L’allenatore nel pallone”, il passo è breve. Alessandria come la Longobarda del presidente Borlotti? Per la serie: a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina. Il 2-0 finale gialloblù lo firmano le reti di Scavone e Nocciolini. Il giusto verdetto, quasi mai in discussione, di una partita dove la voglia, la fame e la cattiveria hanno prevalso su tutto il resto. Solo applausi per chi ha rimesso insieme i cocci Parma causati da faccendieri e profittatori, rilanciando il club ducale in poco tempo. Bravi tutti.

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