di FABIO CAMILLACCI/ Meraviglioso rush finale di campionato: un finale al cardiopalma. Come una volta, tutte le gare decisive della penultima giornata sono andate in scena in contemporanea. Dopo l’anticipo del sabato, ininfluente ai fini della classifica, ben 9 partite si sono disputate con fischio d’inizio alle 20.45 di domenica 18 maggio. Nove sfide valide per lotta scudetto, corsa all’Europa e salvezza; ma, non sono arrivati verdetti pesanti, a parte il fatto che Juventus e Roma sono aritmeticamente sicure di rappresentare l’Italia nelle Coppe 2025-2026. Da capire solo quello che sarà il loro ordine di classifica al termine degli ultimi 90 minuti di gioco, insieme alla Lazio. A oggi: Juventus in Champions League, Roma in Europa League, Lazio in Conference. Ma essendo tutte e tre racchiuse nel giro di due punti, tutto può ancora succedere. Bologna sicuro dell’Europa League dopo la vittoria di Coppa Italia, Milan fuori da tutto.
Lotta per il tricolore con episodi in coda. Il Napoli non va oltre lo 0-0, ma, l’Inter al Meazza si fa riprendere due volte dalla Lazio e resta a -1 dai nerazzurri. A questo punto, ai partenopei basterà battere il Cagliari al Maradona nell’ultimo turno di Serie A per far partire la quarta festa scudetto all’ombra del Vesuvio. Tante, tantissime le polemiche innescate dalle decisioni arbitrali. Al Tardini, al minuto 96, il direttore di gara prima assegna un penalty agli ospiti, poi viene richiamato dal Var che segnala un precedente fallo su un calciatore dei ducali. Doveri va al monitor e revoca il calcio di rigore. A Milano, invece, a pochi secondi dal 90′ il Var richiama l’arbitro per segnalare un ingenuo fallo di mano in area di Bisseck: episodio che dal dischetto consente a Pedro (doppietta) di fissare il punteggio sul 2-2. Un episodio che, salvo clamorosi colpi di scena, costerà all’Inter lo scudetto (nella foto: la gioia del tecnico del Napoli Antonio Conte al fischio finale).
Corsa all’Europa. Con Napoli, Inter e Atalanta già sicure di partecipare alla prossima Champions, come detto la volata finale interesserà Juventus (67 punti), Roma (66) e Lazio (65). Queste le gare sul rettilineo finale: Venezia-Juventus, Torino-Roma e Lazio-Lecce. Per la serie, quando la corsa all’Europa s’intreccia con la lotta per non retrocedere. I bianconeri allo Stadium liquidano senza problemi l’Udinese: 2-0. All’Olimpico grande festa per mister Ranieri alla sua ultima panchina da allenatore. La Roma batte 3-1 il Milan coronando una straordinaria rimonta: a dicembre i giallorossi erano a due soli punti dalla zona retrocessione, oggi sono sicuri dell’Europa. L’ennesimo capolavoro di Sir Claudio: il “Normal One” speciale, subentrato 6 mesi fa all’inadeguato Juric. Mentre il disastro Milan adesso è totale. Fiorentina-Bologna 3-2 con i viola che a 62 punti possono ancora sperare in un posto in Europa; anche se è quasi impossibile.
Cagliari in salvo: Verona, Parma, Lecce, Empoli e Venezia, lotteranno fino all’ultimo respiro per evitare gli altri due posti che portano in Serie B. E anche su questo fronte, in vista dell’ultima giornata, prepariamoci a emozioni forti: emozioni vietate ai deboli di cuore. I sardi in casa battono 3-0 il Venezia penultimo a quota 29 e si garantiscono la salvezza anticipata con 36 punti. Un altro bel traguardo centrato da mister Davide Nicola. L’Hellas pareggia al Bentegodi contro il Como e con 34 punti è a un passo dal traguardo. Il Parma dopo lo 0-0 con il Napoli è a 32. Vittorie, invece, per Lecce (31 punti) e Empoli (31 punti): i salentini piegano 1-0 il Torino al Via del Mare, i toscani passano per 3-1 a Monza. Ecco cosa ha in programma il calendario all’ultimo turno: Empoli-Verona, Atalanta-Parma, Lazio-Lecce e Venezia-Juventus. Sulla carta, a rischiare la retrocessione con il Monza fanalino di coda sono Lecce e Venezia.
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