di FABIO CAMILLACCI/ Piove sullo Stadio Olimpico, piove sul bagnato. Ormai ne siamo certi: urgono esorcisti a Trigoria. La Roma rimane prigioniera di un incubo: infortuni a raffica e dopo la beffa di Roma-Cagliari griffata arbitro Massa, ecco pure la beffa di Europa League. Contro il Borussia Moenchengladbach, giallorossi beffati da un rigore inventato al 95′ dal pessimo arbitro scozzese Collum (un nome che, cambiando la consonante iniziale, rievoca la splendida saga del “Signore degli Anelli”: personaggi mostruosi). Finisce 1-1 con la Roma che giustamente alza la voce per il torto subito. Nonostante i 14 infortuni (alcuni anche gravi) subiti in appena due mesi, la squadra di Fonseca tiene botta contro la capolista della Bundesliga e per far fronte alle tante assenze gioca come piace ai tifosi romanisti: in versione “testaccina”, “stradarola”. Forse la miglior partita stagionale giallorossa. Insomma, Dzeko e compagni hanno tirato fuori l’orgoglio e avrebbero meritato di vincere e avrebbero vinto senza l’invenzione del mediocre fischietto d’oltremanica. Grande delusione anche per la sponda biancoceleste del Tevere: Lazio sconfitta dal Celtic a Glasgow. Ennesima rimonta subita dai biancocelesti.
Il match dell’Olimpico. Giallorossi in vantaggio al 32′ con la rete di testa di Zaniolo, ma nel finale l’arbitro vede (lo vede solo lui) un fallo di mano in area di Smalling: in realtà il pallone colpisce il volto del difensore inglese. Festa rovinata in extremis perché la Roma stava vincendo una partita chiave per il passaggio ai sedicesimi di finale. Per il giovane talento Zaniolo resta la gioia di aver risposto sul campo all’attacco ricevuto da Fabio Capello che al baby attaccante dell’Inter Esposito ha consigliato di “non seguire la stessa strada di Zaniolo”. Quale sarebbe questa strada sbagliata? Mah. Delusione a parte, la Roma rimane al comando del girone e stavolta da sola con 5 punti; però, con la vittoria dell’Istanbul Basaksehir contro il Wolfsberg resta tutto apertissimo. Turchi secondi a quota 4 con gli austriaci, Borussia a 2 punti. Con tre partite ancora da giocare, tutto può succedere. Senza il grave errore del signor Collum adesso la Roma sarebbe praticamente qualificata in anticipo (nella foto: Fazio, Mancini e Smalling furiosi con l’arbitro).
Furia Roma. È pieno di rabbia Edin Dzeko sempre in versione “uomo mascherato” per la frattura allo zigomo. Quel rigore inesistente fischiato al 95′ è troppo amaro da mandare giù, anche per un capitano pacato come lui: “È un errore grave, non può succedere a questi livelli, cambia tutto. Con una vittoria oggi sarebbe stato tutto più facile, non capisco perché l’arbitro fosse così sicuro, nella posizione in cui si trovava non poteva vedere quel contatto. Non si può dare un rigore all’ultimo minuto così, è inaccettabile. Smalling era rosso in faccia, ma lui non ha nemmeno guardato”.
Furioso anche il tecnico romanista Fonseca: “Una decisione così è difficile da accettare, i ragazzi sono devastati. Non dimentichiamo che abbiamo affrontato i primi della Bundesliga, controllando sempre la partita. Periodo sfortunato? Beh, il calcio è anche questo, dobbiamo reagire velocemente, partendo dalla buona gara fatta oggi nonostante le tante difficoltà. Di certo però meritavamo un altro risultato”. Poi si sofferma sui singoli, a partire da Mancini, utilizzato a centrocampo: “È un lottatore, ha fatto una bellissima partita nonostante fosse per la prima volta in quel ruolo, non era facile”. E’ chiaro che in emergenza, l’allenatore portoghese deve inventarsi nuove soluzioni e nuovi moduli con quello che passa il convento.
Glasgow, la solita Lazio dai due volti. Il Celtic vince in rimonta e vola al primo posto. La squadra di Inzaghi passa in vantaggio con Lazzari al 40′. I Biancocelesti giocano bene, sprecano tanto e vengono ribaltati dai gol di Christie e Jullien. Nel finale poi Forster è miracoloso su Cataldi. I biancocelesti crollano così al terzo posto in classifica, al giro di boa sarebbero eliminati. Infatti, ora il Celtic è primo con 7 punti e al secondo posto c’è il Cluj corsaro in casa del Rennes. Biancocelesti fermi a quota 3 davanti al Rennes con un solo punto. A Glasgow i ritmi sono alti fin dall’inizio e gli scozzesi, come prevedibile, la buttano sull’intensità. Lazio a segno quando Milinkovic-Savic va da Caicedo, che protegge palla e la smista a Correa. L’ex Siviglia vede l’inserimento di Lazzari e lo serve sulla corsa: il tiro, forte e di prima intenzione, sorprende Forster sul primo palo e finisce in rete. Nella ripresa i ritmi sono più bassi, la Lazio si fa vedere in area ma non incide; e al 65′ il Celtic pareggia. Edouard serve Christie in area, il sinistro di prima intenzione sorprende Strakosha. All’89’ la beffa: su corner, Jullien è lasciato solo e di testa batte Strakosha per il 2-1 definitivo. Nota finale: come se non bastasse la diffica e la squalifica dell’Uefa, i tifosi biancocelesti si sono fatti notare in negativo anche a Glasgow: hanno sfilato incappucciati e facendo il saluto romano.
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