AZZURROLANDIA/ Inghilterra-Italia, Di Biagio tra presente e futuro: “Pronto a prendere la strada che verrà decisa”. Prossimo ct, in pole c’è sempre Mancini davanti a Conte, Ancelotti e Ranieri

di FABIO CAMILLACCI/ Dopo Manchester, Londra: il destino non è stato gentile con Gigi Di Biagio e prosegue in terra della “perfida Albione”. Nella città del City c’è una virtuale statua equestre di Roberto Mancini, che portò in “Blue” la prima Premier dopo 44 anni. A Londra invece hanno trionfato Conte e Ancelotti. Mancava una terza tappa a Leicester (Ranieri), e poi si faceva il giro completo dei luoghi di gloria dei rivali per la panchina azzurra. Quella data del 20 maggio, indicata da Costacurta come quella in cui verrà annunciato il nuovo tecnico azzurro incombe, e trasforma l’amichevole con l’Inghilterra in una sorta di ultima chance per Gigi. In pole rimane il “Mancio” che rispetto a Conte e Ancelotti può liberarsi con meno complicazioni dallo Zenit San Pietroburgo. Per Ancelotti spaventa la buonuscita visto che dopo l’esonero è comunque stipendiato a peso d’oro dal Bayern Monaco. Mentre per Conte è pronta un’offerta faraonica dallo sceicco del Paris Saint Germain. Inevitabile che questo, più la sconfitta con l’Argentina, facciano virare l’umore del c.t. azzurro verso il nero durante la conferenza stampa della vigilia: “Se avete la sensazione che sia amareggiato forse lo sono, ma solo per come è andata l’altra partita: meritavamo di più. Le critiche le accetto, anche se è sbagliato dire che non abbiamo fatto tiri in porta. Sul futuro a me nessuno ha detto niente, io devo solo andare avanti, poi prenderò la strada che verrà decisa. Devo solo pensare a questi ragazzi”.

Gigi e il suo futuro pianificato dagli altri. Costacurta ha anche detto che Di Biagio se non sarà confermato resterà comunque nello staff del “Prescelto”. Voleva essere un complimento, forse, ma poteva suonare anche come una promessa di ridimensionamento. Meglio il titolare in Under 21? E Di Biagio replica: “Non ci ho ancora pensato, non è un problema che mi può riguardare oggi. Costacurta lo ha detto per sottolineare il mio lavoro fatto fin qui”. Nella sala conferenze di Wembley, che sembra un cinema, Di Biagio lascia poco spazio allo show e difende il suo lavoro: “Alcune cose vanno migliorate sicuramente, nel primo tempo il palleggio dell’Argentina ci ha dato problemi. Ma nella ripresa abbiamo creato 3-4 palle gol clamorose, e se fosse finita 0-0 avremmo avuto comunque dei rimpianti. Se abbiamo conquistato 19 volte la palla nella loro metà campo, qualcosa di buono c’era. Bisogna insistere e continuare”.

A Wembley contro i “Leoni della Regina”. L’Inghilterra oggi è forse un gradino sotto l’Argentina, ma è indubbio che partiamo comunque sfavoriti e il c.t. lo sa: “Loro hanno giocatori di altissimo livello, soprattutto da metà campo in su. Possono giocare con Rashford, Sterling o Vardy, ma noi non dobbiamo preoccuparci di un giocatore specifico”. Il mister britannico Southgate continuerà gli esperimenti in vista del Mondiale, ma anche Di Biagio proverà facce nuove: “Cambierò qualcosa, è inevitabile, visto qualche acciacco e visto il momento della stagione in cui non tutti sono al top. Almeno tre-quattro giocatori saranno diversi”. Se fossero quattro, sarebbero comunque meno del previsto: a questo punto la difesa potrebbe essere confermata, così come Insigne davanti e magari Jorginho o Parolo in mezzo (Verratti anche oggi si è allenato a parte). Una certezza almeno c’è, anche se gli è costata fatica: “In porta giocherà Donnarumma, anche se Perin in questi giorni mi ha messo in grandissima difficoltà. Da quando ho deciso di far riposare Buffon ho avuto più di qualche dubbio: ma gioca Gigio”. La speranza è quella di vedere almeno un piccolo segnale di crescita rispetto al match contro l’Argentina. Da Manchester a Londra: forza azzurri, nonostante tutto.

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