A ruota libera 64       di Lucio De Sanctis               26.02.2016

 

Fumo in auto ecco le pene – L’art. 24 del D.Lgs. n. 6/2016 ha comportato l’estensione del divieto di fumare ai conducenti di autoveicoli di cui all’art. 54 del codice stradale, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi, in presenza di minori di anni 18 e di donne incinte. In caso di violazioni, si applicano le sanzioni previste dall’art. 7 della L. n. 584/1975, ovverosia la sanzione pecuniaria da 27,50 a 275 euro, raddoppiata nel caso in cui la violazione avvenga in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o davanti a bambini di età fino a 12 anni.

 

Auto più cara ma più parca – Contro un livello generale dei prezzi al consumo aumentato nel 2015 dello 0,1%, per le automobili si è registrato un incremento del 2,16% per le diesel e dell’1,79% per le benzina. Insomma, è diventato più pesante l’acquisto dell’auto nonostante il livello medio dei prezzi a consumo sia rimasto sostanzialmente stabile. Ben diversamente sono andate le cose per i costi di esercizio. Il crollo del prezzo del greggio ha avuto forti ripercussioni sui costi dei carburanti con la conseguenza che il prezzo medio ponderato delle varie voci del costo di esercizio è calato del 4,51%. Sono questi i dati che derivano da un’elaborazione condotta dal Centro Studi Promotor su dati Istat. Dalla tabella che pubblichiamo

emerge con chiarezza che il calo dei costi di esercizio è dovuto in primis al calo del prezzo del petrolio greggio e conseguentemente dei suoi derivati, ma va segnalato che anche per altre voci si registrano diminuzioni di prezzi sia pure decisamente più contenute. In particolare, per quel che riguarda la benzina, il prezzo alla pompa nel 2015 è calato del 9,66%, quello del gasolio del 12,23% e per gli altri carburanti auto (essenzialmente metano e Gpl) la contrazione è stata addirittura del 17,32%. Tra le altre voci che vedono cali di prezzi troviamo innanzitutto le assicurazioni sui mezzi di trasporto. Il premio medio è diminuito dell’1,78%. È indubbiamente un risultato significativo, anche se non si può dimenticare che i premi per l’assicurazione auto in Italia sono tra i più alti nel mondo e il calo del 2015 non modifica sostanzialmente la situazione. Altri prodotti che hanno visto calare i loro prezzi sono i pneumatici (-0,37%) e i pezzi di ricambi (-0,28%). Sono invece rincarati lubrificanti (+0,27%), garage (+0,39%), trasferimenti di proprietà (+0,61%), manutenzione (+0,69%), pedaggi e parchimetri (+1,15%) e riparazioni (+1,55%).

 

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Pesanti, crescita di consolazione – Dalla Sezione Veicoli Industriali di UNRAE ecco i dati relativi alle immatricolazioni di veicoli pesanti (oltre le 3,5 ton) nel mese di gennaio 2016, nei quali si evidenzia, per il totale dei veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t, una stima di 1.615 unità immatricolate, con un incremento dell’11,6% rispetto allo stesso mese del 2015 (1.447 unità). In particolare, per i veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, l’incremento è stato del 17,8%, essendo le immatricolazioni passate da 1.146 nel gennaio 2015 a 1.350 nel gennaio 2016. Elaborando su questi andamenti una previsione complessiva per tutto il 2016, per i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t si può ipotizzare un incremento del 10% sul 2015, arrivando ad un totale di circa 17.000 veicoli. “Occorre ricordare – ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – come la previsione di 17.000 unità, da considerarsi buona, sia ancora ben lontana dai 33.501 pezzi consuntivati nel 2008.

 

 

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Trasporto in positivo – L’andamento del traffico italiano delle merci per il secondo anno consecutivo è caratterizzato, per quanto concerne sia i volumi trasportati che il fatturato, da segni positivi per tutte le modalità, tranne che per il transhipment che arretra di quasi il 10%. Lo rileva la Nota Congiunturale del 2015, elaborata dal Centro Studi Confetra intervistando un panel di imprese tra le più rappresentative dei vari settori. Continuano ad eccellere il cargo aereo (+5,1%) ed il settore dei courier (+8%) trainati dalla inarrestabile espansione del commercio elettronico.

Buono l’andamento dell’autotrasporto, sia nazionale (+3%) che internazionale (+2,7%), confermato sia dal traffico autostradale cresciuto del 3,3%, sia dai transiti nei valichi alpini aumentati del 2,5%. In ripresa anche il cargo ferroviario con un +2,6%.

Positive infine le spedizioni internazionali marittime (+3,4%), stradali (+3,1%) ed aeree (+2%).

La modesta crescita del PIL (+0,7%) e le incertezze politiche internazionali pesano peraltro sulle aspettative degli operatori, che permangono buone per un terzo degli intervistati, ma ricominciano a crescere fino all’8% quelle con il segno negativo. Rimane preoccupante l’andamento delle varie modalità rispetto ai valori massimi del 2007, fatti uguale a 100: solo il cargo aereo ha raggiunto e superato quei valori, mentre gomma e mare si aggirano ancora intorno all’87% e la ferrovia al 60%.

 

 

 

 

Emissioni CO2 in calo – Il 2016 inizia con un calo delle emissioni di CO2. A gennaio, infatti, secondo le elaborazioni del Centro Ricerche Continental Autocarro, le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono diminuite di 258.819 tonnellate rispetto allo stesso mese del 2015. Tale calo corrisponde ad una diminuzione percentuale del 3,5%. Come si vede nella tabella, a gennaio 2016 sia le emissioni di CO2 da benzina sia quelle da gasolio sono diminuite. Quelle da benzina però sono calate di 118.104 tonnellate, cioè del 6,3% rispetto a gennaio 2015. Le emissioni da gasolio, invece, sono diminuite di 140.715 tonnellate, che corrispondono al 2,6% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

 

 

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L’airbag al mio fianco esterno – La nuova frontiera degli airbag potrebbe quella di agire dall’esterno dell’auto oltre che dal suo interno come oggi normalmente avviene. Di recente, riferisce ANSA, è stato presentato un prototipo ZF TRW che protegge la parte laterale dell’auto in un tamponamento laterale da incrocio, detto negli Usa ‘T-Bone’. È un ‘cuscino’ di volume doppio rispetto a quello degli airbag tradizionali che arrivando a circa 200 litri ha bisogno di due dispositivi per il gonfiaggio anziché uno. La sua attivazione, inoltre, è diversa da quella dei ‘bag’ interni, perché deve avvenire un attimo prima della collisione e non appena dopo. Quindi si tratta di un sistema complesso, definito di pre-crash, che sfrutta i sensori e le telecamere dell’auto per capire quando sta per avvenire un impatto. “C’è molto lavoro da fare – dicono alla ZF TRW – ma questa è una grande sfida e vogliamo portarla avanti”.

 

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