Un detenuto accusato di una rapina che sosteneva di non aver mai commesso è stato scarcerato dopo 17 anni di detenzione grazie alla scoperta di un sosia che viveva vicino a lui. E’ accaduto nel Missouri (Usa). “Non credo nella fortuna, credo di essere stato benedetto”, ha commentato Richard Anthony Jones con il Kansas City Star. Era stato condannato solo sulla base di testimoni, che tuttavia non hanno saputo distinguere il colpevole quando hanno visto anche il suo sosia. Nel processo di revisione il giudice ha quindi stabilito che non ci sono prove contro di lui e lo ha liberato. (nella foto: a destra Richard Jones, a sinistra il suo sosia)
Articoli correlati
Coniugi italiani aggrediti per rapina nel loro chalet in Kenia: lei uccisa, lui in gravi condizioni
Tragica rapina per una coppia di italiani in Kenya. I due sono stati aggrediti nel loro chalet a Kikambala (foto): lei, Maria Laura Satta, 71 anni, è rimasta uccisa, il marito, Luigi Scassellati, 72, gravemente ferito, secondo il racconto fatto in prima persona dal loro vicino di casa, Franco Nofori, […]
La “tortura giudiziaria” contro Patrik Zaki segna un’altra tappa: altri 45 giorni di detenzione preventiva decisi dai giudici egiziani
La “tortura giudiziaria” dei giudici della Corte d’assise del Cairo sul giovane ricercatore egiziano Patrik Zaki, che frequenta l’Università di Bologna, segna un’altra tappa con la decisione di altri 45 giorni la detenzione. Lo ha riferito all’Ansa la sua legale, Hoda Nasrallah, sottolineando che è stata anche respinta la richiesta, […]
Un fermo per la morte dello studente americano nel Tevere”
Un romano senza fissa dimora è stato fermato dalla polizia per la morte di Beau Solomon, lo studente americano di 19 anni trovato morto nel Tevere a Roma. Si chiama Massimo Galioto, 41 anni, gravemente indiziato di omicidio aggravato da futili motivi. Il fermo del pm sarà sottoposto alla convalida del gip. […]
Commenta per primo