di FABIO CAMILLACCI/ Ciclismo e Formula 1 al centro di questa domenica sportiva. Partiamo dalle due ruote: è Sam Bennett stavolta il re della volata. L’irlandese ha conquistato infatti l’ultimo traguardo del Giro d’Italia dopo un avvincente sprint in via dei Fori Imperiali, nel cuore di Roma. Una magnifica cartolina in cui compare al secondo posto anche il gran rivale di questa “Corsa Rosa”, Elia Viviani, che si consola festeggiando la maglia ciclamino. Il conteggio complessivo delle volate assegna comunque la vittoria al veronese con quattro centri (Tel Aviv, Eilat, Nervesa e Iseo) contro i tre di Bennett (Praia a Mare e Imola prima di Roma).
Le buche di Roma una vergogna mondiale. Dopo una decina dei 115 chilometri previsti, un fitto parlottio in gruppo segnala il malumore dei ciclisti. Sia Viviani che Froome parlano con il presidente della giuria ottenendo che la corsa venga neutralizzata per le pessime condizioni del manto stradale. Troppo pericolose buche e sanpietrini romani, la classifica generale dell’edizione 101 viene quindi stilata al termine del terzo giro e i successivi sette valgono solo per i punti della maglia ciclamino, oltre che per la prestigiosa vittoria di tappa. Ennesima figuraccia universale per la “Città Eterna”, una Capitale invivibile, ridotta sempre peggio e che cade a pezzi. In questa città quando si potrà circolare tranquilli con macchine, moto e bici? Ormai Roma è come quel gioco in voga negli stabilimenti balneari in cui per vincere la pallina di gomma bisogna evitare tutte le buche sul circuito per arrivare a dama.
L’esito finale del Giro 101. Mentre Froome vede certificata la conquista del Giro 101, la tappa finalmente decolla con un attacco di Lutsenko e Schmidt, che spezza il gruppo e seleziona una fuga di 18 attaccanti. Si segnalano la caduta di Dowsett, la foratura di Sbaragli e lungo inseguimento di Modolo. A 3000 metri dal traguardo tutto torna come prima. È la squadra di Viviani a pilotare la volata, finché Mohoric, a 700 metri dalla linea bianca, non scombina i piani nel tentativo di portare Bonifazio nelle prime posizioni. La missione non riesce e il finale è un testa a testa fra Viviani e Bennett: la bici del veronese slitta e scoda sui sanpietrini mentre Bennett riesce a scaricare a terra la sua potenza e a prendersi il successo. Terzo il lussemburghese Jean-Pierre Drucker.
La classifica generale del Giro d’Italia 2018. Chris Froome (Gb – Sky); 2. Dumoulin (Ola) a 46’’; 3. Lopez (Col) a 4’57’’; 4. Carapaz (Ecu) a 5’44’’; 5. Pozzovivo a 8’03’’; 6. Bilbao (Spa) a 11’50’’; 7. Konrad (Aut) a 13’01’’; 8. G. Bennett (N.Zel) a 3’17’’; 9. Oomen (Ola) a 14’18’’; 10. Formolo a 15’16’’.
Dal ciclismo alla Formula 1 col Gran Premio di Monaco. Perfetto Daniel Ricciardo. L’australiano della Red Bull ha finalmente vinto il GP monegasco, una vittoria che inseguiva da tempo e che nelle ultime due stagioni aveva solo sfiorato. Supportato da una grande Red Bull e nonostante un problema alla power unit Renault, Daniel ha portato a casa il prestigioso successo nel Principato, in una gara sostanzialmente a senso unico, ravvivata solo da una Virtual Safety Car nel finale per un incidente tra Hartley e Leclerc a 6 giri dalla fine.
Piazza d’onore per la “Rossa” con Vettel. La Ferrari si accontenta del secondo posto di Sebastian Vettel, che ha conservato la posizione della qualifica e rosicchiato qualche punticino in classifica a Lewis Hamilton, terzo con una Mercedes meno brillante del solito. Quarto e quinto posto per Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Poi Ocon, Gasly, Hulkenberg, Verstappen e Sainz. In classifica generale col successo di Montecarlo Ricciardo si piazza sul podio Mondiale alle spalle di Hamilton e Vettel.
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