WEEK END MOTORI/ MotoGP, a Jerez la prima gara del Mondiale 2020 incorona Fabio Quartararo della Petronas. Brutta caduta per Marquez: frattura dell’omero. Rossi costretto al ritiro. Formula 1: in Ungheria solito dominio di Hamilton e della Mercedes. Ferrari disastrose e umiliate

di FABIO CAMILLACCI/ Motomondiale: la prima gara dell’anno per la classe MotoGP, non ha deluso le attese. Sorprese, colpi di scena e cadute eccellenti. Trionfa Fabio Quartararo, che dopo la pole e il giro record, corona un week-end da sogno. Primo successo in carriera nella classe regina per il giovane talento francese della Petronas. Un autentico astro nascente che non a caso nel 2021 prenderà il posto di Valentino Rossi alla Yamaha. Completano il podio di Jerez per il Gran Premio di Spagna, Maverick Vinales su Yamaha e Andrea Dovizioso con la Ducati.

Il campione del mondo in carica protagonista, nel bene e nel male. Marc Marquez sbaglia una prima volta mentre è al comando della corsa, poi risale con un ritmo forsennato, la rimontona lo porta al terzo posto ma sul più bello vola in aria sempre alla curva 4, la stessa dell’errore precedente. Un “high side” terribile e doloroso, per il pilota della Honda, portato via in barella con collo immobilizzato e polso fratturato. Si è rotto l’omero: verrà operato martedi a Barcellona.

La gara dopo la brutta caduta del “Marcziano”. Quartararo, una volta piegato Vinales, autore di un paio di errori, controlla la situazione; mentre alle sue spalle si accende nel finale la lotta per il gradino più basso del podio. Alla fine la spunta Andrea Dovizioso, valore aggiunto di questa Ducati. A seguire: Jack Miller, con la Desmosedici della Pramac e Franco Morbidelli, che nel finale osa in un attacco che gli fa perdere il treno della lotta per il terzo posto.

Anonimo Valentino Rossi. La top ten è completata da Pol Espargaro mcon la Ktm, Francesco Bagnaia (Ducati Pramac), Miguel Oliveira (Ktm), Danilo Petrucci (Ducati) e Takaaki Nakagami (Hinda Lcr). Mai in gara Valentino Rossi, fermo a bordo pista con la sua Yamaha dopo una prestazione davvero anonima. Persistono i problemi di grip della gomma posteriore per il Dottore, ma come ha detto lui stesso: gli altri piloti hanno le stesse gomme Michelin ma non questi problemi.

Formula 1, Hamilton e la Mercedes di un altro pianeta. Ferrari doppiate e umiliate

Come nelle stagioni passate, anche in questo anomalo Mondiale 2020 di Formula 1 stravolto dal coronavirus, la Mercedes è padrona incontrastata. Oltretutto, la casa di Stoccarda ha un Lewis Hamilton imperiale. A 5 giri dalla fine del Gran Premio d’Ungheria il problema del pilota britannico campione del mondo in carica è stato quello di decidere se rientrare ai box per cambiare le gomme, mettere le soft e andarsi a prendere pure il punto addizionale. Alla fine è stato così: Hamilton in tal modo non solo ha vinto, ha stravinto. Tre gare, tre trionfi Mercedes: 2 di Lewis e 1 di Bottas. Solo le briciole per le altre scuderie e gli altri piloti.

Bel secondo posto per un grande Max Verstappen con la Red Bull. Terzo Bottas. Ottimo Lance Stroll, quarto con la Racing Point. Quinto Alexander Albon con l’altra Red Bull. Da segnalare il nono posto di Kevin Magnussen con la Haas dietro a Ricciardo (Renault) e Perez (Racong Point). Il team di Gunther Steiner ha azzardato al via una strategia con gomma d’asciutto che ha pagato molto.

I numeri spaventosi di Hamilton. Con quella di oggi sono ben 86 le vittorie di Lewis in carriera, sempre più vicino dunque alle 91 di Michael Schumacher. In Ungheria per il britannico è l’ottavo trionfo che vale la testa del Mondiale piloti, strappata al suo compagno di squadra finlandese. All’Hungaroring Bottas ha pagato una pessima partenza che gli ha compromesso la gara.

Ferrari, ennesima delusione. Le “Rosse” sono state addirittura doppiate e umiliate da Hamilton. Alla fine Vettel è riuscito a chiudere al sesto posto, mentre Leclerc è finito fuori dalla zona punti: solo 11°. Al gap tecnico, oggi si è aggiunta anche una discutibile valutazione sulle gomme d’asciutto.

Gli errori di Maranello nella scelta degli pneumatici. Dopo una partenza collettiva con gomma intermedia, il muretto del Cavallino ha deciso di diversificare la strategia, montando le soft a Leclerc e le medie a Vettel, condannando così Charles a una gara di sofferenza e a un secondo pit stop che lo ha costretto a una corsa ancora più in retrovia. Dopo 3 GP di fila adesso una settimana di pausa: si torna in pista il 2 agosto con il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone.

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